Gambizzato e lasciato per strada: si indaga tra i giovani amici del 26enne

LECCE – Una rosa di nomi, tutti di ragazzi piuttosto giovani, sono al vaglio dei carabinieri. Si cercano, infatti, i due presunti ladri che, nella notte a cavallo tra lunedì e martedì, avrebbero tentato il furto in un laboratorio orafo di Leverano, senza riuscirci, abbandonando poi Gianluca Rubino per strada, in via Dante a Veglie. Il 26enne di Oria, evaso dai domiciliari ai quali era stato ristretto per precedenti relativi a stupefacenti e furti d'auto, si trova tuttora ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce ed è  in stato di arresto con l'accusa di evasione.

E’ intubato e in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. Tuttavia, i medici sono stati costretti ad amputargli la gamba sinistra, a causa della ferita riportata. Un colpo di fucile a pallettoni, probabilmente partito per sbaglio - questa una delle ipotesi - gli ha infatti lacerato la parte inferiore dell’arto. E’ plausibile pensare che, a quel punto, i suoi conoscenti abbiano pensato di lasciarlo sul ciglio della via, per fare in modo che qualcuno potesse fermarsi a prestargli soccorso. Al vaglio dei militari del Reparto operativo leccese, che sta collaborando con i colleghi di Leverano, Veglie e del comando provinciale di Brindisi, i filmati dei sistemi di videosorveglianza istallati fra i due comuni coinvolti.

Si cerca inoltre un’Alfa Romeo, notata da alcuni testimoni al momento della fuga dei malviventi. Gli stessi testimoni che hanno, inoltre, percepito un accento spiccatamente brindisino dalla bocca dei ladri. L’attività investigativa, coordinata dal pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Lecce, Maria Vallefuoco, potrebbe essere a un punto di svolta: Rubino, ancora intubato, non può collaborare con le forze dell’ordine, ma l’identità dei due individui fuggiti sarà scoperta e sevlata a breve.