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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Via Giammatteo

Studente morto con colpo di pistola, la porta era chiusa a chiave: prende consistenza la pista suicida

Nelle prossime ore il medico legale incaricato dalla Procura di Lecce eseguirà l’autopsia sulla salma del 28enne. Originario del Brindisino, si sarebbe tolto la vita, con l’arma detenuta legalmente, almeno 24 ore prima. Nessun segno di effrazione sugli infissi dell’appartamento condiviso con un'universitaria. Il pm ha aperto un fascicolo di indagine

LECCE – Sono ancora in corso le indagini sulla morte di A.B., lo studente 28enne originario di Ceglie Messapica,  deceduto nella tarda serata di ieri in via Giammatteo, a Lecce. L’universitario, iscritto presso il Corso di laurea in Scienze politiche dell’ateneo salentino, si sarebbe tolto la vita tra le 24 e le 36 ore prima del ritrovamento del suo cadavere, con un solo colpo di pistola puntata alla tempia.

La macabra scoperta, nell’appartamento che il giovane condivideva con un’altra studentessa, momentaneamente lontana dal capoluogo salentino, è avvenuta nella tarda serata di ieri da parte de genitori. Padre e madre del 28enne non riuscivano da diverse ore ad avere notizie del figlio e, in preda alla preoccupazione, si sono rivolti alla proprietaria dell’abitazione. La porta della camera dello studente era chiusa a chiave dall’interno, elemento che avalla l’ipotesi del suicidio, già avanzata in un primo momento dagli investigatori.

La pista suicida è quella più accreditata anche per via degli elementi emersi durante il sopralluogo dei poliziotti della scientifica. Non vi sarebbero tracce di altri individui estranei nella camera da letto dell’appartamento. Quest’ultimo, peraltro, pur trovandosi a un piano non alto e quindi accessibile dall’esterno, non aveva segni di effrazione sugli infissi e la stessa finestra era chiusa al momento del rinvenimento del cadavere.

Sul luogo dell’accaduto, infatti, sono giunti gli operatori del 118, gli agenti della sezione volanti e il medico legale per la constatazione del decesso. Il pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Lecce, Roberta Licci, ha intanto aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Probabilmente, nel corso della mattinata di venerdì conferirà l’incarico al consulente Alberto Tortorella, per l’esame autoptico sulla salma del 28enne, al momento trattenuta presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.

Le indagini sull’accaduto sono nelle mani della squadra mobile della questura leccese, diretta dal vicequestore aggiunto Sabrina Manzone. Dopo aver sequestrato la pistola per uso sportvo, legalmente detenuta da A.B., gli inquirenti stanno ascoltando amici e persone vicine allo studente, per cercare di chiarire se nel periodo recente della sua vita vi siano state delusioni di tipo sentimentale, legate agli studi universitari, o ad altri contesti,  che abbiano potuto spingere il ragazzo a un gesto così estremo.  A un mese circa dalla data di discussione della tesi, in cui il 28enne avrebbe dovuto conseguire un traguardo importante.

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