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Immortalato dalle telecamere / Racale

Individuato e denunciato il presunto autore dell’incendio al centro estetico

I carabinieri della stazione di Racale hanno consentito di identificare un 30enne del posto ritenuto il responsabile dell’atto doloso compiuto nella serata del 24 settembre ai danni del Beauty Center Glenda di corso Garibaldi. Ulteriori indagini in corso

RACALE - Arrivano i primi riscontri investigativi per fare luce sugli episodi incendiari che hanno interessato, nella notte tra il 24 e 25 settembre scorsi, i centri contigui di Racale e Taviano. In particolare i carabinieri della stazione di Racale hanno identificato e denunciato, con l’accusa di danneggiamento a seguito di incendio, il presunto responsabile dell’atto doloso che ha interessato il centro estetico Beauty Center Glenda di Corso Garibaldi.

A seguito delle indagini condotte dai militari dell’Arma, partite subito dopo l’atto incendiario che si è verificato nella sera del 24 settembre, intorno alle 23,45, e grazie all’esame dettagliato dei filmati delle telecamere di sorveglianza della zona del corso e delle via trasversali (che sembrano aver immortalato il percorso compiuto dall’attentatore), gli investigatori sembrano certi dell’identità del responsabile.

Si tratta di un 30 enne del posto, R.M. per il quale è scattata la denuncia per danneggiamento e la cui posizione è ancora al vaglio degli accertamenti dei carabinieri e dell’autorità giudiziaria.

Secondo l’accusa sarebbe stato il giovane, riconosciuto grazie alla visione dei fotogrammi delle telecamere e da altri riscontri, che munito di una bottiglietta contenente liquido infiammabile avrebbe tentato di appiccare le fiamme per causare danni al centro estetico.

Tentativo andato in porto solo parzialmente: le fiamme, quella notte, intaccarono il portone e la vetrata d’ingresso, annerendo e causando danni anche alla facciata e al marciapiede, ma senza colpire l’interno del locale.

Poche ore più tardi, in quella medesima nottata, nella vicina Taviano, un altro incendio ha poi colpito e distrutto il suv, Fiat Freemont, del vicecomandante della stazione dei carabinieri proprio di Racale. Al momento non sembra che tra i due episodi possa configurarsi un collegamento, ma le indagini sono ancora in corso e non si esclude nessuna ipotesi.     

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