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Cronaca

Informazione precaria: dipendenti di Telerama in cassa integrazione

Sindacati, Confindustria ed editore, a Bari, hanno deciso per gli ammortizzatori sociale sino alla fine dell'anno. Venerdì si deciderà sulle mensilità arretrate. Rimane da chiarire la vicenda dei fondi Corecom 2009, non erogati

BARI - La protesta degli operatori dell’informazione ha aperto un varco nel giornalismo locale. L’effetto detonatore della denuncia del cameraman di Canale 8, Vincenzo Siciliano, non pagato da mesi, si è fatto sentire, involontariamente, a più latitudini. Tra le situazioni aziendali portate sul tavolo della prefettura di Lecce, nell’incontro tenuto tra i sindacati ed i direttori di tutte le emittenti e testate locali, si è aperto anche il caso della “crisi” di Telerama.La vertenza prosegue e già oggi, presso la sede dell’assessorato regionale al Lavoro, i sindacati insieme a Confindustria ed all’editore dell’emittente, hanno sottoscritto la cassa integrazione in deroga regionale al 50 per cento, fino alla fine dell’anno, per 57 lavoratori.

Nessuno tra i giornalisti, cameraman, tecnici, impiegati ed amministrativi verrà licenziato,così come aveva già annunciato l’editore Paolo Pagliaro nel corso del precedente vertice, definendo la sua azienda  “una comunità solidale”. Telerama, del resto, ha resistito al passaggio al digitale terrestre: la sua presenza sul canale 12 del televisore, per il referente Slc Cgil Salvatore Labriola, “è il segno di un’azienda ancora appetibile sul piano commerciale. La nostra speranza è che dopo il periodo degli ammortizzatori sociali, se si sbloccano anche i fondi del Corecom relativi al 2009, la crisi di liquidità possa rientrare e la situazione tornare alla normalità”.

Per quanto riguarda le mensilità arretrate di marzo, aprile e maggio 2012 se ne discuterà successivamente in Confindustria Lecce, sede deputata anche a prendere visione del piano di riorganizzazione aziendale. “Vogliamo ridurre i tempi di pagamento a 4 mesi per tutti. - avvisa Vito Perrone della Cisal - Fondamentale è la verifica bimensile sulla situazione interna di Telerama, in modo da trovare le condizioni per far ritornare full time quei lavoratori che nel novembre 2011 si son visti ridurre l’orario di lavoro”.

A dire di tutti i sindacati, compreso Assostampa, la boccata d’ossigeno che la tv attende da tempo, risiede nei fondi del 2009 che il Corecom non avrebbe erogato: “Non è chiaro il motivo per cui siano stati bloccati questi 600 mila euro. – aggiunge Perrone – Attendiamo la convocazione in audizione presso il Corecom, per trovare una soluzione”.

Per quanto riguarda il “casus belli” di Canale 8, aggravato dal licenziamento del coraggioso operatore televisivo,  la strada sembra tutta in salita: “La prossima settimana la proprietà dell’emittenza dovrebbe presentare un piano di rilancio industriale. - sottolinea Labriola della Cgil - Prima di aprire una procedura di cassa integrazione, però, le persone licenziate dovrebbero essere reinserite nell’organico e pagate”.

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