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Cronaca

Rotazione della Concordia, anche un giovane ingegnere salentino nel team

Si è laureato presso l’ateneo leccese Emanuele D’Agostino, il 29enne che ha portato le proprie competenze sull’Isola del Giglio. Al largo della Toscana, infatti, si sono svolte le complesse operazioni per raddrizzare il relitto, concluse alle quattro del 16 settembre

LECCE – Dal Salento alla Toscana, con una grande missione. Quasi “ingombrante. Un giovane ingegnere civile originario di Lecce ha, infatti, raggiunto l’Isola del Giglio per partecipare alle complesse operazioni che hanno permesso la rotazione della Nave Concordia. Si chiama Emanuele D’Agostino, il 29enne leccese laureatosi in Ingegneria civile presso l’Università del Salento.20130916_192315-2

Le fasi per raddrizzare quell’enorme carcassa in ferro dell’imbarcazione, naufragata il 13 gennaio del 2012, sono cominciate (tra polemiche, scommesse e share alle stelle), a settembre scorso. Alle quattro del mattino del giorno 16, infatti, arrivò l’annuncio ufficiale: il relitto era stato “raddrizzato” e la prima missione si concluse positivamente. Anche grazie al contributo di giovani talenti, che hanno investito nella propria formazione nella periferia d’Italia.

 Proprio la Scuola di ingegneria dell’ateneo salentino è stata premiata dal ministero per l’istruzione, il quale l’ha collocata al primo posto per qualità della ricerca, prediligendola tra tutti le altre università italiane. La valutazione è maturata secondo criteri quantitativi basati su indicatori riconosciuti dall'intera comunità scientifica internazionale. Smantellando la convinzione, sempre più diffusa, secondo la quale una formazione completa e innovativa sia possibile solo ed esclusivamente nelle aule di grandi atenei.

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