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Cronaca Surbo / Strada Statale 613

Sfuggono ai carabinieri seminando chiodi. Quattro incappucciati a bordo di una Lybra

Nella notte a cavallo tra martedì e mercoledì, i militari del Norm di Campi Salentina hanno inseguito una Lancia, con una banda a bordo. Servendosi di chiodi a quattro punte, come i contrabbandieri negli anni Novanta, hanno provocato uno squarcio allo pneumatico della pattuglia. Potrebbe trattarsi degli autori dei colpi messi a segno poco prima a Galatone e a Galatina

SURBO – I furti, quelli, non sono mai terminati. Di “nuovo” c’è, invece, che si è tornati a lanciare i chiodi sulle strade per "seminare" le auto delle forze dell’ordine E’ accaduto nella notte tra martedì e mercoledì sulla statale 613, che collega Lecce a Brindisi. In quattro, tutti con i volti coperti, stavano per essere braccati dai carabinieri.

Ma una pioggia di chiodi a quattro punte, di quelli che sembravano appartenere al mito, utilizzati nel Brindisino negli anni Novanta dai contrabbandieri per seminare la guardia di finanza, ha creato uno squarcio allo pneumatico anteriore destro della pattuglia. Tutto è cominciato pochi minuti prima delle quattro. I militari del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Campi Salentina, diretta dal maggiore Nicola Fasciano, erano in giro per un servizio di ordinario pattugliamento notturno.

Nelle campagne di Trepuzzi hanno notato una Lancia Lybra, di colore blu, con quattro individui incappucciati a bordo. Provenivano da Novoli e, alla vista dei carabinieri, è cominciato uno spericolato inseguimento in direzione dello svincolo di Surbo, per poi immettersi sulla statale, in direzione nord. I militari dell’Arma li avevano quasi agganciati, dopo una folle corsa durata circa cinque chilometri.

Erano a una quindicina di metri dalla Lancia, nei pressi di un cavalcavia,  quando l’auto dei carabinieri ha cominciato a sbandare repentinemente, per quel danno improvviso alla ruota.  La banda ha approfittato di quell’opportunità per dileguarsi con un colpo di acceleratore. Soltanto nel sopralluogo eseguito al mattino, senza il buio pesto della notte precedente, i carabinieri hanno notato, una ventina di metri prima del punto in cui si è forata la ruota, una sorta di “tappeto” di chiodi a quattro punte.

Gli inquirenti campioti hanno il sospetto che quei quattro individui fossero diretti verso una delle aree di servizio della zona, come la “Total Erg” , presa di mira in più occasione, anche di recente. E’ probabile che il colpo dovessero ancora metterlo a segno. Ma non è escluso che, invece, il furto fosse già avvenuto. Poco prima, infatti, proprio una banda composta da quattro persone, è stata ripresa nell’area dei due distributori colpiti a Galatone e a Collemeto.

 La “Ip” si Galatone  e la “Q8” della frazione di Galatina, sono state infatti “visitate” dai ladri proprio una mezzora prima. Hanno portato via, in quel doppio colpo, pochi spiccioli, caramelle e alcune stecche di “bionde”. Ma le videocamere, che hanno immortalato la sequenza dell'accaduto, non hanno fornito informazioni sul mezzo utilizzato dai malviventi.

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