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Cronaca Nardò

Insulti e pugni per aggredire scout. Preso bullo 14enne

Va ancora alle medie il ragazzo che il 23 luglio scorso, con un complice non ancora scovato, avrebbe malmenato a Nardò un gruppetto di giovani scout. Per l'aggressione usato anche un tombino in ferro

"Questi sono bravi ragazzi". Già dal tono di voce, con quella nota un po' alta di sarcasmo, gli scout avevano intuito che per loro tirava una brutta aria. Meglio non dare retta alla provocazione, gettata lì, in una sera di inizio estate messa proprio mezzo alla settimana, con ben poche cose da fare. Meglio far finta di niente e girare le spalle. Era mercoledì 23 luglio quando, poco dopo le 20, due ragazzi presero di mira un gruppetto di scout, all'altezza di via Duomo, a Nardò. Stavano rientrando in casa dopo uno dei loro consueti incontri. "Questi sono bravi ragazzi". Dopo la frase irridente, lanciata con voce alta e con un tono di sfida non raccolto, l'aggressione vera e propria.

Uno dei due, ora identificato dal commissariato di polizia per V.B., appena 14enne, avrebbe aperto le ostilità, per così dire. Lanciandosi verso uno degli scout. Preso alle spalle, peraltro, con pugni sulla nuca e poi sul viso. Spalleggiato dal complice, forse di qualche anno più grande, dell'apparente età di 16-17 anni. Quest'ultimo, stando alle testimonianze, avrebbe addirittura imbracciato un coperchio di tombino in ferro. Se l'avesse usato per l'aggressione, chissà cosa sarebbe successo. Fortunatamente, gli sfuggì di mano, facendo un pesante capitombolo sul selciato. L'intervento degli amici e di un passante scongiurarono poi conseguenze peggiori. Per il giovane aggredito, 8 giorni di prognosi per qualche leggera escoriazione.

Le indagini, condotte dagli agenti di polizia, si sono protratte fino a questi giorni di metà agosto, quando gli agenti sono venuti a capo dell'identità di uno dei due presunti assalitori. Il "bullo" che s'è scagliato a pugni sarebbe appunto il 14enne, un ragazzino che frequenta le medie, e che verrà segnalato al Tribunale dei minori di Lecce. Il complice, il ragazzo che avrebbe tentato di usare il tombino come vera e propria arma impropria, è ancora in via di identificazione. Il caso, risolto quindi per ora a metà, fece discutere ancor di più alla luce di quanto avvenuto pressappoco negli stessi giorni, quando, a Santa Maria al Bagno, marina ricadente sempre nel territorio di Nardò, un gruppo di giovani turisti salernitani venne minacciato e derubato da alcuni ignoti.

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