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Cronaca

Intascavano parte dei tributi per le carte d'identità, due condanne per peculato

Due anni e mezzo di reclusione è la pena inflitta in primo grado a Giuseppe Baglivo, di 62 anni e Luigi Cazzato, di 61, dipendenti all’epoca dei fatti del comune di Tricase. In tre anni, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbero sottratto quasi 18mila euro dalle casse comunali

LECCE – Due anni e mezzo di reclusione è la pena inflitta in primo grado a Giuseppe Baglivo, di 62 anni e Luigi Cazzato, di 61, dipendenti all’epoca dei fatti del settore Affari generali, servizio demografico del comune di Tricase, ufficio delegato al rilascio dei documenti d'identità. In tre anni, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbero sottratto quasi 18mila euro, accumulando consistenti flussi monetari finiti nelle proprie tasche e procurando nel contempo un danno patrimoniale al comune di Tricase. I due sono accusati di peculato.

Il presunto raggiro ruoterebbe proprio attorno ai timbri e al rilascio dei documenti d’identità, tra il 2006 e il 2008. I due dipendenti, nel primo anno finito sotto la lente degli inquirenti, avrebbero rilasciato 2mila 225 carte d'identità intascando 13 mila euro, dei quali avrebbero versato all'economo del comune solo 4mila e 767 euro. Si sarebbero dunque appropriati di 8mila e 200 euro. Il canovaccio della cresta sotto banco sarebbe proseguito anche nel corso dell'anno successivo: i due dipendenti avrebbero sottoscritto 2mila 389 tessere con i dati anagrafici, fatturando circa 12mila euro e appropriandosi di quasi 7mila euro. Nel 2008, sarebbero state rilasciate 1448 carte d'identità trattenendo la somma di 2mila e 800 euro.

In totale, dunque, secondo quanto contestato dall’accusa, sarebbero sparite dalle casse comunali circa 18mila euro. Il comune di Tricase si è costituito parte civile nel processo, e i giudici hanno riconosciuto un risarcimento da stabilire in separata sede.

Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Tony Indino, Carlo Chiuri e Andrea Sambati.

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