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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Melendugno

Interconnessione Tap, i Comuni impugnano l'approvazione dinanzi al Tar

Le amministrazioni di Melendugno, Vernole, Castri e Lizzanello, hanno deciso di impugnare il decreto direttoriale del Mise

LECCE – I Comuni di Melendugno, Vernole, Castri e Lizzanello, hanno dato mandato agli avvocati Mele e Calsolaro per impugnare, dinanzi al Tar del Lazio il decreto direttoriale con cui il Mise, il 21 maggio scorso, ha decretato l’approvazione del progetto definitivo dell’opera di “interconnessione Tap”, autorizzando la costruzione e l’esercizio della stessa, dichiarandone la pubblica utilità e riconoscendone l’urgenza e l’indifferibilità nonché la conformità agli strumenti urbanistici vigenti.

Obiettivo del mandato è difendere le prerogative comunali e soprattutto per la salvaguardia dell’ambiente, del paesaggio urbano e dello sviluppo del territorio. Secondo le amministrazioni comunali l’opera si pone in contrasto con le norme di tutela del territorio e con le politiche di sua gestione e valorizzazione adottate dagli enti. Inoltre interessa, per quasi tutta la sua lunghezza, campagne coltivate ad ulivi di elevato valore paesaggistico e il cui attraversamento ne comporterebbe l’espianto senza garanzia di reimpianto con conseguente rischio di totale stravolgimento dei caratteri del paesaggio agrario così come attualmente caratterizzato e salvaguardato dallo strumento urbanistico.

“Alla luce di quest’ulteriore forzatura nei confronti del Salento e della Puglia, si ribadisce l’opportunità e l’urgenza da parte del governo, in particolare del ministro dell’Ambiente Sergio Costa e del ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, di incontrare i rappresentanti istituzionali della regione, degli enti locali e delle associazioni, coadiuvati dai legali e tecnici, per esprimere meglio i motivi della contrarietà a queste opere devastanti – commenta il sindaco di Melendugno, Marco Potì –. Ricordiamo che Tap senza Snam è un’opera che non può funzionare e analogamente Snam senza Tap è assolutamente inutile”.

“L’interconnessione tra Melendugno e Mesagne di 55 chilometri e un’ulteriore sperpero di denaro pubblico, perché sarà realizzata da azienda Snam, detenuta dal ministero del Tesoro e sarà pagata con i contributi sulle bollette degli italiani. Ecco perché oltre ad essere opera dannosa è anche dispendiosa e farà aumentare i costi per gli utenti Italiani. Non ci vuole uno scienziato per capire una cosa così semplice: si scaricano i costi della società privata Tap e si caricano sui cittadini italiani. Vorremmo sapere cosa ne pensa il governo italiano, il ministro di Maio e il ministro Salvini di questo ulteriore schiaffo all’Italia”, conclude Marco Potì”.

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