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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Intervengono i Nas: sequestrato il canile "Lovely"

Alla base del provvedimento notificato al Comune la mancanza di autorizzazione sanitaria, del registro di carico e scarico dei medicinali, la parziale inagibilità della struttura e cibo scaduto

LECCE - Per la mancata ottemperanza di alcuni obblighi di legge, il canile rifugio "Lovely", sulla via per Torre Chianca, è stato sottoposto a sequestro sanitario dai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni al termine di un sopralluogo effettuato insieme ai veterinari dell'Azienda sanitaria provinciale. Nel provvedimento, notificato al sindaco di Lecce in quanto massima autorità sanitaria locale, è fatto obbligo di non accogliere altri cani per non aggravare la situazione.

Gli uomini dei Nas di Lecce, sotto il comando del luogotenete Antonio Murrone, hanno proceduto anche al sequestro di 148 confezioni di medicinali, perché privi di registro di carico e scarico, e una tonnellata di cibo scaduto tra cui una cinquantina di confezioni di salsa di pomodoro. Sono stati ravvisati anche dei problemi strutturali, relativamente, per esempio, al deflusso delle acque che creavano acquitrini in alcuni box e ad una parziale inagibilità.

Si torna dunque a parlare del rifugio, negli ultimi mesi oggetto di divergenze e contrapposizioni. Il 15 febbraio è infatti scaduta la convenzione tra l'amministrazione comunale e la proprietaria dell'area, la signora Pozzi Tondi, ma non è stato trovato l'accordo sul rinnovo con l'assessore all'Igiene e Randagismo del Comune di Lecce, Alfredo Pagliaro.

Alla base della mancata proroga - auspicata dall'esponente della giunta in attesa della realizzazione di un nuovo canile - una serie di questioni divenute sempre più insanabili e culminate con la "serrata" del canile: il 17 febbraio e nei giorni successivi, i volontari e la proprietaria hanno impedito l'accesso al personale della R2, società subentrata alla Lupiae Servizi a partire dall'aprile 2010, e al veterinario convenzionato, Sergio Ventura (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=25774) .

Nei giorni immediatamente precedenti allo spirare del contratto, il dirigente di settore di Palazzo Carafa, Fernando Bonocuore aveva tra l'altro inviato all'associazione "Lovely" (di cui fa parte anche la signora Pozzi), la richiesta di comunicare l'esistenze dei requisiti previsti per legge per ottenere l'affidamento della gestione della struttura: tra questi, l'iscrizione all'albo regionale depositato presso l'Assessorato alle politiche della salute.

Il giorno successivo alla protesta dei volontari, la consigliera comunale del Pd Angelamaria Spagnolo visitò la struttura prendendo atto delle condizioni igieniche e strutturali che già in passato avevano causato forti polemiche (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=25780). Per dichiarazioni relative al decesso di alcuni animali (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=20308), la Spagnolo, tra l'altro, è stata querelata dal veterinario che lavorava nel rifugio.

Venti giorni addietro l'esponente del Pd ha convocato una conferenza stampa per fare il punto della situazione (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=26107). Alla luce di questo nuovo "colpo di scena", per il canile rifugio "Lovely" i tempi si confermano difficili.

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