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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Melendugno

Interventi non autorizzati per contrastare l’erosione, scattano i sigilli

Il sequestro ha riguardato un’area di 200 metri quadrati ed è stato eseguito dagli uomini della Guardia Costiera questa mattina su una spiaggia a Torre dell’Orso, marina di Melendugno. Diffidato il titolare della concessione

MELENDUGNO - Pietre, conci di tufo e sacchi presumibilmente di tela sintetica, in parte sommersi oppure nascosti dalla sabbia, su un’area lunga 80 metri, installati per contrastare l’erosione costiera, senza alcuna autorizzazione, in violazione alle norme che regolano gli interventi costieri, e mettendo a rischio anche la sicurezza balneare.

E’ questa una delle ragioni che ha determinato il sequestro preventivo di circa 200 metri quadri di spiaggia a Torre dell’Orso, marina di Melendugno, e per la quale il concessionario è stato diffidato al ripristino della zona. A mettere i sigilli sono stati questa mattina gli uomini dell’ufficio circondariale marittimo di Otranto e della delegazione di spiaggia di San Foca, in collaborazione con il comando di polizia locale del Comune di Melendugno.

Stando ai riscontri, l’installazione sarebbe stata eseguita senza uno studio preliminare finalizzato a mitigare i rischi da impatto ambientale su di un’area particolarmente sensibile atteso il delicato equilibrio naturale.

Il sequestro eseguito a Torre dell'Orso

Il titolare della concessione era stato denunciato anche lo scorso anno per le stesse ragioni e più volte diffidato dall’amministrazione comunale alla messa in sicurezza dell’area e a non eseguire operazioni di difesa costiera non autorizzate. Nonostante il dissequestro disposto lo scorso anno per il ripristino della zona, sono state riscontrate nuove installazioni che l’avrebbero deturpata.

Essendo stati accertati segni di sbancamento del complesso dunale con l’impiego di macchine cingolate, i sigilli sono stati apposti anche su un’area libera di circa 400 metri quadrati impiegata per consentire manutenzioni non autorizzate delle strutture in concessione. Per questo, tra i reati contestati, oltre a quello di deturpamento, ci sono quelli di opere eseguite senza autorizzazione e occupazione abusiva di suolo demaniale.

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