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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Nuovo prefetto con idee chiare: turismo e infiltrazioni criminali, battaglia del territorio

Claudio Palomba si è insediato a Lecce da pochi giorni. Nel suo precedente incarico, a Rimini, ha affrontato con frequenza la contiguità tra industria ricettiva e del divertimento e appetiti illeciti: un'esperienza che intende mettere a frutto nel Salento

LECCE – Claudio Palomba, napoletano di 56 anni, è il nuovo prefetto di Lecce: prende il posto di Giuliana Perrotta, destinata a Cagliari. Il suo precedente incarico è stato a Rimini, città che secondo le classifiche sulla qualità della vita si attesta attorno al 30esimo posto ma che, per alcuni versi, presenta analogie con la realtà salentina, soprattutto in tema di attrattività turistica e di conseguenti appetiti criminali. LeccePrima gli ha rivolto alcune domande.

Turismo e criminalità: che strategia si può attuare per prevenire una massiccia contaminazione?

A Rimini abbiamo individuato in quello alberghiero il settore di infiltrazione: su 2400 strutture ci sono stati 200 cambi di gestione negli ultimi due anni, di cui una quarantina da tenere sotto controllo. Alla luce di questi dati si è accesa una lampadina per cui abbiamo cercato di costruire un modello operativo per la prevenzione amministrativa che è la battaglia delle battaglie. E’ indispensabile lavorare prima dell’intervento repressivo dei magistrati. E’ stata importante la collaborazione delle associazioni di categoria, dei cittadini, dei comuni che hanno inviato segnalazioni al nucleo interforze che poi ha approfondito le specifiche situazioni. Questo è un metodo che può essere esteso, un lavoro che richiede la collaborazione di molte istituzioni, non solo pubbliche, e quindi una coesione forte. Noi vogliamo creare molti anticorpi perché l’economia sana è fondamentale.

Un risvolto dei grandi flussi turistici in alcune zone, come Gallipoli, è rappresentato dal tema dell’ordine pubblico.

L’accostamento con Rimini è abbastanza appropriato anche se il tipo di turismo è diverso. In fatto di feste e divertimentificio siamo comunque abbastanza esperti. Innanzitutto vorrei portare a Gallipoli il comitato per l’ordine a la sicurezza pubblica, nell’imminenza di manifestazioni e determinati periodi, per creare una sorta di vademecum del periodo estivo, come il progetto 'Estate sicura Rimini 2014' che riguardava il problema dei locali da ballo coi quali abbiamo sottoscritto un accordo: è necessaria la collaborazione su orari di chiusura, sui cui intervengono anche i regolamenti comunali, vendita di alcolici, intensificazione della vigilanza all’interno e della videosorveglianza delle discoteche, anche se mi sembra che il problema di Gallipoli sia essenzialmente sulle spiagge. Quindi è possibile fare un progetto ad hoc e intensificare il controllo del territorio, ne riparlerò a breve con il questore.

Tra le principali emergenze di questo pezzo di Sud che l’ha accolta, quella occupazionale.

Il problema mi tocca particolarmente, tant’è che a Rimini ho promosso un tavolo anticrisi e una serie di iniziative tra cui una cabina prevenzione con la partecipazione anche delle banche, che molto spesso erano resistenti a concedere alle aziende i piani di rientro. Alle imprese, che devono avere soldi dalla pubblica amministrazione, le banche non erogano soldi ma di mezzo ci vanno sempre i lavoratori. Si è cercato quindi di sensibilizzare le amministrazioni che non pagavano e al tempo stesso le banche ad accordare piani di rientro credibili.

Per domani è prevista una manifestazione della polizia locale per i contratti a tempo determinato.

Pare ci sia un problema di tipo interpretativo sul blocco delle assunzioni. Per i comuni costieri il tempo determinato è una soluzione. Io sono sostenitore del concetto di sicurezza integrata, di collaborazione tra polizia locale e forze dell’ordine perché consente di adibire quest’ultime ad altre mansioni come il controllo del territorio,  che è sempre fondamentale e soprattutto in questi due mesi.

Un sottosegretario è venuto due volte a Lecce a promettere rinforzi ma non è che le cose siano cambiate.

Sensibilizzerò immediatamente il ministero soprattutto per il periodo estivo, ma il livello di età è avanzato, il problema direi è di adeguamento dell’organico che non è stato rivisto in relazione alle necessità: per assurdo mi trovavo che Isernia, vecchia sede prefettizia, aveva maggiore dotazione di Rimini. Proprio pochi giorni prima di andare via - avevo appena chiuso il pacchetto rinforzi con la collega di riferimento al ministero – mi già interessato della situazione che avrei trovato a Lecce. La mia carriera si è svolta a lungo a Roma per cui mi sentiranno spesso.

E una telefonata con il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, l’ha avuta? Potrà darle molte informazioni sulle principali emergenze del Salento.

“Faremo presto un incontro, vorrei portare qui alcuni progetti come quello, di cui ho parlato con il presidente della Provincia, del distretto turistico della costa emiliano romagnola che è zona a burocrazia zero, con agevolazioni fiscali, amministrative, di accesso al credito, con facilitazioni laddove le imprese si costituiscono in rete, soprattutto per le riqualificazioni delle strutture turistiche: questo significa occupazione lavoro perché se velocizzo le attività con una semplificazione delle procedure l’economia può ripartire più facilmente. Abbiamo lavorato di concerto con la Regione Emilia-Romagna e penso possa essere un modello da replicare per la costa salentina”.

Tra le questioni sociali più scottanti in questo territorio, quello dell’emergenza abitativa. Che esperienza ha in merito?

Vi assicuro che il disagio abitativo è un problema che si sta diffondendo anche al Nord. Abbiamo per esempio chiesto alla Regione, insieme con i Comuni, la revisione dei canoni. E’ in via di approvazione un progetto di ristrutturazione delle canoniche, con finanziamento di mezzo milione di euro che ci è stato garantito, con il quale si conta di recuperare circa 200 unità abitative, 100 per comuni e 100 per gli immigrati: per lo meno è un segnale di grande attenzione. 

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