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Cronaca Alliste

Ucciso perché difese il frutto del suo lavoro. Un campetto di calcio per ricordarlo

A Felline, frazione di Alliste, la cerimonia di intitolazione della struttura. Il 20 marzo del 1993, nel suo negozio di generi alimentari, Eugenio Casto venne ucciso all'età di 51 anni da un colpo di fucile a canne mozze durante una rapina

FELLINE (Alliste) - Il campetto di calcio di Felline, frazione di Alliste, è stato intitolato a Eugenio Casto, assassinato vent’anni fa da un gruppo di rapinatori che fecero irruzione nel suo negozio di generi alimentari. Era il 20 marzo 1993, quando il tentativo di difendere il proprio lavoro costò la vita al 51enne, ucciso da un unico colpo partito da un fucile a canne mozze.

Già in occasione della cerimonia per il ventennale, il sindaco del Comune di Alliste, Antonio Renna, annunciò la volontà di intitolare il campetto di calcio di Felline al concittadino.  Una scelta non casuale.  “Eugenio amava tanto il calcio, era un grande tifoso del Lecce” –dicono di lui alcuni presenti alla cerimonia di intitolazione- “era solito appendere due bandiere della sua squadra del cuore in caso di vittoria del Lecce”.

Dopo la benedizione del parroco don Luigi Sandalo, il sindaco Renna e gli assessori Donato Scanderebech e Angelo Catamo hanno scoperto la targa. Il primo cittadino ha ricordato Eugenio Casto come una persona di gran cuore, dedita al lavoro, umile e scherzosa. Ha, inoltre, voluto sottolineare come la scelta di intitolare il campetto di calcio sia legata al fatto che tale struttura viene utilizzata in modo particolare dai giovani: “Sono i giovani il nostro futuro e in loro noi poniamo un profondo auspicio che questo genere di tragici episodi non avvengano mai più”.

eugenio-casto-alliste-200x293-2Alla cerimonia erano presenti anche il sindaco di Ugento Massimo Lecci e l’assessore provinciale Francesco Pacella, che hanno sostenuto questa iniziativa dell’amministrazione comunale di Alliste ed hanno ancora una volta ricordato Eugenio per il “suo esempio di onestà, di legalità, di coraggio nell’affrontare il crimine”.

Presenti le tre figlie di Eugenio, Elisabetta, Laila e Rosetta Casto:  “Per noi tutto questo rappresenta davvero tanto”  hanno detto, con voce rotta dalla commozione. A seguito della celebrazione, si è svolto un piccolo torneo tra le associazioni di Felline che ha visto la vittoria della squadra dell’amministrazione comunale, seguito dalla cooperativa “Alberto Tuma”, dall’associazione Donatori di Sangue Felline e, infine, dall’associazione “Caccia e Pesca”.

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