rotate-mobile
Cronaca Matino

Invasione di campo in Lecce-Carpi, finisce in carcere uno degli ultras

Un 44enne di Matino adesso deve scontare la pena, divenuta ormai definitiva dopo l'inammissibilità del ricorso in Cassazione

MATINO – Due anni e quattro mesi è la condanna complessiva. La pena residua di Antonio Carmine Angelè sarà scontata in carcere. Quarantaquattrenne di Matino, Angelè è uno dei sei ultras leccesi per i quali di recente la Cassazione ha confermato le pene comminate per gli episodi di violenza avvenuti al termine di Lecce-Carpi, gara del 16 giugno 2013.

Il fallimento nella finale dei play off costò non solo il mancato salto in serie B per i salentini, ma anche una serie di intemperanze che portarono a una dozzina di arresti, dopo serrate indagini della Digos della questura salentina.

Angelè era dunque uno dei vari indagati che è arrivato fino alla Suprema corte, la quale ha però dichiarato l’inammissibilità del ricorso. Ora è partito il decreto per la carcerazione, emesso ufficio esecuzioni penali della Corte d’appello di Lecce, per danneggiamento e lancio di materiale pericoloso, scavalcamento e invasione di campo in occasione di manifestazione sportiva. Ad accompagnarlo in carcere, ieri, hanno provveduto i carabinieri della stazione di Matino.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Invasione di campo in Lecce-Carpi, finisce in carcere uno degli ultras

LeccePrima è in caricamento