rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Litorale

Nuova ispezione sul peschereccio alla deriva: ridimensionato rischio inquinamento

Controlli da parte della guardia costiera e dei sommozzatori del 115 sull’imbarcazione al largo di Torre Veneri: l’autorità giudiziaria, nella giornata di ieri, ne ha intanto convalidato il sequestro

FRIGOLE (Lecce) – Nuova ispezione della guardia costiera a bordo del peschereccio rimasto incagliato al largo di Torre Veneri, la località di Frigole, sul litorale adriatico. Fortunatamente ridimensionato il rischio di inquinamento temuto inizialmente. L’autorità giudiziaria, nella giornata di ieri, ha intanto convalidato il sequestro dell’imbarcazione, utilizzata da 580 migranti lo scorso 20 novembre per raggiungere le coste siciliane di Catania, Messina e Augusta.

Il natante, invece, era rimasto alla deriva, per poi giungere al largo delle coste salentine.  Seguirà la procedura di urgenza per il recupero e la demolizione del relitto, a cura dell’Agenzia delle dogane interessata dalla prefettura di Lecce. Attualmente, l’unità viene costantemente vigilata da una pattuglia composta dal personale dell’Esercito e della guardia costiera di Otranto per monitorare e quindi segnalare tempestivamente l’eventuale fuoriuscita di sostanze inquinanti.

Le ispezioni sul peschereccio giunto dalla Sicilia

In realtà un team ispettivo della guardia costiera ha già provveduto a effettuare una visita a bordo, senza riscontrare alcuna minaccia imminente di inquinamento, poiché tutti i liquidi pericolosi sono attualmente confinati all’interno della nave. Gli ispettori sono scesi nel cuore della sala macchine, senza riscontrare la presenza di gasolio. Inoltre, sono stati rimossi da bordo 7 fusti contenenti ciascuno 20 litri di olio lubrificante, per evitarne la dispersione in mare.

Inoltre, i pompieri del Nucleo subacquei hanno effettuato un’ulteriore ispezione subacquea dalla quale non è emersa la presenza di falle sullo scafo. Il peschereccio è stato in ogni caso circoscritto da panne galleggianti assorbenti, che catturerebbero eventuali residui oleosi inquinanti.

Nel frattempo, anche la Lega Navale di Frigole ha messo a disposizione delle autorità impegnate nella messa in sicurezza del relitto la propria base e l’accesso a mare, in modo da agevolare l’operato dei tecnici nella salvaguardia dell’ambiente marino.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuova ispezione sul peschereccio alla deriva: ridimensionato rischio inquinamento

LeccePrima è in caricamento