L'attentatore torna all'attacco e alla fine riesce a bruciare la Renault Scénic
Clamoroso l'episodio a Martignano. Per la seconda notte di fila un ignoto ha dato fuoco alla stessa autovettura. Nel primo episodio aveva fallito, ma questa volta è riuscito nell'impresa. Il veicolo è di un agente immobiliare. Indagini serrata dei carabinieri della stazione di Calimera
MARTIGNANO – Dire che sia grottesco, oltre che maledettamente inquietante, è davvero poco. E forse i termini non rendono neanche bene l'idea. Una cosa è certa: tanta la pervicacia dell’ignoto che ha preso di mira un agente immobiliare di Martignano, che alla fine è riuscito nell’impresa fallita solo poche ore prima di mandargli a fuoco l’autovettura.
La Renault Scénic dell’uomo, già colpita nella notte fra il 16 e il 17 aprile, ma come detto senza esito, in quella appena trascorsa è stata definitivamente danneggiata. Inutile aggiungere che si tratti di un evento doloso, persino se non fosse stato trovato nulla per comprovarlo.
Basta quanto successo in precedenza per attestarlo, cioè allorquando, usando due bottiglie con liquido infiammabile, quello che si può evidentemente già definire lo stesso individuo, aveva cercato invano di appiccare il rogo. Un giovane era però provvidenzialmente transitato in zona, notando la fiammata sprigionarsi attorno alle ruote della Scénic, soffocando così subito il principio d’incendio.
Ma questa notte non c’era nessuno in giro a salvare il veicolo dell’agente immobiliare. L’auto era parcheggiata in via Calvario, all’angolo con via Galileo Galilei, quindi sempre nelle vicinanze di casa. Proprio in via Galilei era andato in scena il primo attentato. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco che hanno spento le fiamme, sono giunti anche i carabinieri della stazione di Calimera, che non il Norm di Lecce stanno conducendo un’indagine a questo punto molto serrata.
Il fatto, oltre ad essere molto grave, è forse anche quasi inedito nella dinamica. Di rado s'è sentito di tanta costanza nell'agire. E dato che la vittima di simili gesti non riesce a darsi sul serio una spiegazione plausibile, cova sempre più l’idea che in giro possa esservi qualcuno che agisce per i motivi più futili e forse prue con qualche rotella fuori posto.
