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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro / Via Francesco Calasso

"L'etilometro non lo faccio". Insulti e malori durante i controlli in città

Un 36enne deferito alla Procura per guida in stato di ebbrezza, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale. Sui nipote, che si trovava in auto, condotto pure al pronto soccorso. Invano hanno tentato di calmarlo anche i parenti

 

LECCE – Rifiutandosi di sottoporsi al controllo, ha fatto scattare automaticamente la denuncia nei suoi confronti per guida in stato di ebbrezza. Ma il punto non è tanto questo, quando il fatto che P.M., 36enne di Lecce, avrebbe dato letteralmente in escandescenza, obbligando gli agenti di una pattuglia della polizia stradale a chiedere l’ausilio di una volante di colleghi della questura, per evitare che la situazione potesse degenerare.

L’episodio è avvenuto nella notte, in pieno centro. L’auto della stradale sostava nei pressi dell’Obelisco, e per la precisione all’intersezione fra piazza Angelo Rizzo con Viale Calasso, un punto strategico, dove spesso si fermano equipaggi di polizia, finanza o carabinieri.

Gli agenti del distaccamento di polizia stradale, impegnati in attività di verifica e controllo con un etilometro, hanno chiesto supporto quando hanno iniziato ad avere seri problemi a contenere l’ira dell’automobilista sottoposto a controllo.

Il 36enne, a quanto pare, usando toni esagitati e atteggiamenti arroganti, avrebbe iniziato a proferire frasi offensive nei confronti degli agenti, rifiutando di sottoporsi al test per verificare il livello alcolico nel sangue. Ma c’è di più. L’autista avrebbe proseguito nel turpiloquio, denigrando anche gli operatori della volante con frasi offensive e volgari, sostenendo che tanto si era già “fatto molti anni di carcere”.

Nel frangente, era presente anche un nipote 27enne, che si trovava in auto, e che nella circostanza ha accusato un malore. Nel marasma totale, è dovuta così intervenire anche un’ambulanza del 118, che l’ha accompagnato al pronto soccorso. E intanto, con fare minaccioso, l’uomo si sarebbe avvicinato a una delle auto di servizio, mostrando particolare collera, non appena è stato informato che nei suoi confronti gli agenti stavano procedendo con la denuncia. Un comportamento d’insofferenza mantenuto per tutto il tempo, nonostante gli inviti alla calma dei presenti, compresi i propri parenti, tra cui il padre del ragazzo che si era sentito male, nel frattempo sopraggiunti sul posto. Il 36enne dovrà dunque rispondere anche di minacce e oltraggio a pubblico ufficiale. 

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