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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Gallipoli

L'ira di Venneri: "La lettera Pd un gesto di disperati"

Venneri: "E' stato un vergognoso autogol. E dietro c'è la regia occulta di chi non rassegna alla sconfitta elettorale"

Non si è fatta attendere poi troppo la presa di posizione del sindaco di Gallipoli, Giuseppe Venneri, alla richiesta avanzata dal gruppo consiliare del Pd e del suo segretario politico cittadino di invalidare la deliberazione del Consiglio (approvata a maggioranza) sul ripianamento dei debiti fuori bilancio e di valutare la possibilità dello scioglimento dell'assise per gravi violazioni di legge. Richieste formalizzate nella missiva indirizzata al prefetto di Lecce e che hanno finito per innalzare un polverone politico in questi ultimi tre giorni. Già analizzate le puntigliose repliche del presidente del Consiglio comunale, Enzo Benvenga e dei capigruppo del maggioranza (Di Mattina e Scariolo), ecco giungere quella diretta del sindaco Venneri. Il primo cittadino non ci sta. Non accetta l'offensiva intransigente del Pd su una questione delicata che riguarda la "sopravvivenza" stessa dell'autonomia finanziaria del Comune. Sull'altro versante, ovviamente, il Pd ritiene irriguardosa la circostanza del mancato rispetto dei regolamenti e delle norme istituzionali. E la mancata presentazione del parere dei revisori dei conti da allegare almeno 48 ore prima alla delibera della discordia (quella sui debiti fuori bilancio e del riequilibrio), rimane una "grave" violazione di legge.

Venneri rammenta invece che l'interessa della città è prioritario e che i rilievi di una frangia dell'opposizione consiliare sono solo pretestuosi e poco "collaborativi". Ecco di seguito l'intervento integrale del sindaco che sfoga la sua indignazione contro l'azione del Pd gallipolino: "La disperazione di una parte della minoranza che rifugge il confronto nelle sedi istituzionali e si trincera in iniziative che si commentano da sole è talmente impressionante da far trasparire quanto si sia lontani ancora, con mio sommo rammarico, dal contare su un'opposizione che collabori, con spirito critico e costruttivo, per la crescita della nostra città.L'iniziativa del Pd dimostra solo che ancora una volta è presente e viva la regia occulta di chi, in tutti i modi, vuole trascinare per la giacchetta qualche consigliere per destabilizzare l'attività amministrativa sol perché non riesce a rassegnarsi all'idea che ci siano un sindaco ed una squadra di governo in grado di intraprendere iniziative utili all'interesse dei nostri cittadini"

E ancora: "Scrivere al Prefetto per chiedere lo scioglimento del Consiglio comunale è atto gravissimo, che testimonia quanto possa essere disperata, inconcludente e senza alcuna strategia politico-amministrativa l'attività di una certa minoranza. Una minoranza che ha dimostrato, con un'iniziativa che ha fatto sorridere i più, di non avere un solo argomento uno per confrontarsi con un'Amministrazione ed una maggioranza che sin dal suo insediamento hanno saputo rimboccarsi le maniche e lavorare incessantemente per la città. Trovo infatti vergognoso che per bassa speculazione politica si sia preferito fare del tatticismo fine a sé stesso rinunciando di affrontare e risolvere una tegola economica-finanziaria che, se non evasa, avrebbe paralizzato e bloccato per sempre l'attività programmatica del Comune. Una certa minoranza ha voluto invece fare come gli struzzi, ignorando che esisteva una forte situazione debitoria, di cui buona parte, la maggior parte, attribuibile ai governi di centrosinistra che ci hanno preceduti".

"Invece di riparare ai danni ingenti provocati dalle loro Amministrazioni" incalza Venneri, "questa opposizione che grida allo scandalo per qualsiasi cosa, ha preferito per l'ennesima volta la propaganda, l'effetto a sorpresa, la trovata pubblicitaria per giustificare una carenza totale di collaborazione nell'interesse della città, se è vero che l'unico obiettivo è solo quello di denigrare l'avversario politico specie se, come in questo caso, continua a garantire risultati utili ed importanti per la nostra Gallipoli. Un'opposizione che cerca ogni pretesto per scontrarsi, anche quello di attaccare ingiustamente il Presidente del Consiglio Enzo Benvenga, colpevole solo di aver applicato il regolamento ed a cui va la mia solidarietà e quella dell'Amministrazione, non rende onore al mandato dei cittadini né alla normale dialettica istituzionale e democratica, che vuole le forze di minoranza come strumento di pungolo e di critica costruttiva, non certo realtà alla ricerca perenne del minimo appiglio per dimostrare la propria esistenza. L'atto in questione" conclude, "si rivelerà dunque il più clamoroso degli autogol, l'ennesimo tentativo maldestro di una certa opposizione costretta a subire il boomerang delle sue iniziative, che alzano solo polveroni ma che si ritorcono sistematicamente contro, perché quando si è guidati dal livore politico e non dallo spirito di collaborazione, il risultato finale è solo e soltanto quello di fare brutte figure".

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