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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Specchia

L'ultimo saluto a Noemi, il vescovo: "Hai cercato l’amore e hai trovato la morte"

Sono stati celebrati a Specchia i funerali della 16enne assassinata. Toccanti le parole della madre, che ha invitato a non cedere all'odio

SPECCHIA – Sono le 16 quando il feretro con il corpo di Noemi Durini, la ragazza di 16 anni assassinata dal fidanzato lo scorso 3 settembre, lascia la camera ardente, allestita presso il centro Capsda, per raggiungere la chiesa parrocchiale di Specchia. Un lungo applauso accompagna il passaggio della bara bianca, trasportata a spalla tra due ali di folla, sovrapponendosi, per alcuni istanti, al suono delle campane che scandiscono i loro rintocchi di morte. A precedere il feretro una grande foto di Noemi, poi la famiglia della 16enne, con la mamma, il padre e le sorelle. L’intera comunità di Specchia, borgo antico dalla bellezza incantata, si stringe attorno al dolore dei famigliari.

La piccola chiesa, gremita di gente, non riesce ad accogliere tutti, moltissima gente è costretta a rimanere fuori. Nella sua omelia il vescovo di Ugento, Vito Angiuli, vicino alla famiglia della ragazza brutalmente assassinata in questi giorni di lutto e profonda sofferenza, si rivolge direttamente a Noemi “Mi rivolgo a te con un nodo in gola, vorremmo sentire la tua voce e la tua voglia di amore, un amore che rifugge violenza e umiliazione. Hai cercato l’amore e hai trovato la morte”.

Un amore malato che ha spezzato una giovane vita a soli 16 anni, “il tempo dei sogni e della corsa verso la vita”. Il vescovo si rivolge poi ai genitori della vittima: “Sopravvivere alla morte dei figli è un po’ morire con loro, bisogna essere forti per sostenere il peso di questa tristissima vicenda”. Quindi un messaggio a giovani: “Vi supplico di aprire il vostro cuore e rivelarci i vostri sentimenti. Affrontate con coraggio la vita, non scoraggiatevi dinanzi alle difficoltà. Appoggiatevi al nostro braccio e camminiamo insieme”.

Una grande folla commossa

L’invito di monsignor Angiuli, troppe volte inascoltato in questi giorni, è al silenzio: “Il silenzio, le lacrime e la preghiera per andare incontro a questo immenso dolore e alla morte. Il silenzio è come una carezza. Abbiamo bisogno di silenzio per trovare dio. Le parole ingannano e mistificano”. Poi è un’amica di Noemi a leggere un messaggio toccante e pieno di speranza e vita: “Tutto in te esprimeva voglia di vivere. Eri dolce, sensibile e insicura. Aspettaci principessa, ci vediamo tra le stelle”.

“Non abbiamo capito il tuo bisogno di aiuto – ha detto il sindaco di Specchia, Rocco Pagliara –, la tua non dev’essere una morte inutile, dobbiamo cercare giustizia per te e non permettere che nessuna donna subisca mai più nessuna forma di violenza. La dignità di una donna dev’essere sempre rispettata. La vicinanza di tutta la comunità alla famiglia. Nel futuro di Specchia ci dovrà essere Noemi, dovrà essere un esempio per tutti i giovani. Non ci arrenderemo finché non otterremo giustizia”.

Video: una fiumana silenziosa per l'ultimo saluto

Le ultime toccanti parole sono della mamma di Noemi: “Mia figlia anche se è morta ha vinto, perché non ha ceduto all’odio. Figlia mia sei veramente grande, hai preso esempio da noi, da tutto quello che ti abbiamo insegnato, sei sempre con noi e ti proteggerò finché non avrai giustizia. Non ci deve essere odio, perché l’odio porta alla violenza, e la violenza ha portato a questo. La casa di Noemi sarà sempre aperta ai suoi amici”.

Poco dopo le 17.30 la bara lascia la chiesa, preceduta dalle note e dalle parole di “Vietato morire” di Ermal Meta. Ad accoglierla un lungo applauso e tanti ragazzi con un mare di palloncini bianchi lanciati verso il cielo. Poi, nel silenzio, il viaggio verso il cimitero per trovare finalmente un po’ di pace.

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