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Cronaca

L'università alla svolta. "Meglio il polo diffuso"

La Regione concede gratuitamente all'ateneo salentino per 99 anni l'ex immobile Inapli di via Birago a Lecce. E tramonta il progetto sulle facoltà concentrate. Il rettore Limone entusiata del progetto

Tramonta l'idea sul polo "concentrato" delle facoltà umanistiche. Sulla programmazione edilizia l'Università di Lecce cambia direzione e sposa felicemente l'idea del "polo diffuso" , "una interessante alternativa", come l'ha definita questa mattina nell'ambito di una conferenza stampa il rettore Oronzo Limone. L'input sulla nuova mappa dei contenitori universitari arriva mentre la Regione concede all'Ateneo salentino, per 99 anni, la cessione gratuita dell'ex immobile Inapli di via Birago, a due passi dai terreni che solo qualche mese addietro avrebbero dovuto accogliere il polo umanistico concentrato.

Il rettore Limone ha parlato dunque di "altre soluzioni che non contrastino con le logiche della città, che non vadano incontri a problemi di impatto urbanistico ma che invece soddisfino le esigenze delle facoltà. Le valuteremo - ha aggiunto - non appena questo processo sarà completato da parte della Regione alla quale avevamo chiesto due cose in particolare: l'utilizzo dell'ex edificio Inapli e la concessione del collegio ‘Fiorini' e dei suoli connessi. A breve ci aspettiamo le conclusioni di questo progetto condiviso anche da parte dalla Regione e allora prenderemo in considerazione l'idea di istituire un tavolo interistuzionale dove affronteremo a tutto campo la soluzione delle facoltà che non andranno più nel polo concentrato ma che saranno collocate in un polo diffuso. In seguito - ha continuato il rettore - sottoporremo queste valutazioni agli organi di governo dell'ateneo".

Ma la nuova sede di Giurisprudenza quale sarà? Inutile dire che la nuova direzione intrapresa dall'Università di Lecce non poco avrà tenuto conto dei due ricorsi incrociati con il Comune di Monteroni, che non vuole vedersi privare del traffico universitario sul proprio territorio e a cui il Tar ha dato ragione dichiarando fondate le sue aspettative. "All'interno dell'ex collegio Fiorini, sempre in agro di Monteroni - spiega Limone - esistono alcuni suoli sui quali si potrebbe costruire la facoltà di Giurisprudenza, e quindi riposizionare la stessa all'interno del complesso di Ecotekne".

E proprio sulla questione del ricorso al Tar tuttora in piedi da parte del Comune di Monteroni il rettore ha chiarito: "Alcuni giorni fa abbiamo inoltrato il ricorso in appello al Consiglio di Stato, che era un atto d'ufficio doveroso, ma a questo punto siamo pronti a retrocedere perché non abbiamo alcun interesse a insistere sull'idea del polo umanistico".

Quella che si appresta ad essere la nuova fisionomia dell'edilizia universitaria a Lecce ha avuto origine con la richiesta dell'Ateneo salentino alla Regione di cedere i due edifici e il diritto di superficie sui suoli dove si trovano l'ex Inapli (a Lecce) e il collegio Fiorini (a Monteroni, provinciale Lecce-Arnesano), rispettivamente sedi delle facoltà di Beni culturali, Scienze matematiche, Fisiche e Naturali. "Il progetto consentire di porre in essere una riorganizzazione completa degli insediamenti universitari - ha concluso il rettore Oronzo Limone - con la costruzione di immobili nuovi per le esigenze della didattica, della ricerca e per la realizzazione di quei servizi idonei agli studenti di Beni culturali e Giurisprudenza, quest'ultima in una situazione locativa provvisoria".

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