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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

La "banda" patteggia: 6 mesi per i quattro maggiorenni

Il processo questa mattina per direttissima. I gemelli Marco e Stefano Piarulli, Stefano Sparapane e Zinedine Mourad fermati dalla polizia mentre tentavano di rubare in un appartamento a Lecce

LECCE - Hanno patteggiato tutti quanti sei mesi di reclusione per tentato furto aggravato in concorso, i quattro maggiorenni del gruppo di cinque, fermati nella notte fra il 10 e l'11 maggio dalle volanti di polizia, e sono tornati in libertà. Il processo ai gemelli Marco e Stefano Piarulli, a Stefano Sparapane e a Zinedine Mourad, tutti 19enni residenti a Lecce, s'è svolto per direttissima di fronte al giudice monocratico Fabrizio Malagnino. I ragazzi erano difesi dagli avvocati Francesco Calabro, Roberta Romano e Tony Indino. Il minorenne che era con loro, F.Y., verrà giudicato a parte, dal Tribunale competente.

I giovani sono stati bloccati poco prima di mezzanotte, inchiodati da una telefonata anonima, che ha messo in guardia la polizia per un tentativo di furto in corso, in un appartamento della zona di via Taranto, abitato da uno studente universitario brindisino (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=27525). Tre di loro sono stati sorpresi mentre si allontanavano dalla palazzina, altri due, Stefano Piarulli e Zinedine Mourad, nel pieno dell'opera. Gli agenti hanno trovato fori in una finestra, compatibili con un martelletto scovato addosso al minorenne e la serratura forzata.

Durante le perquisizioni domiciliari, in casa di alcuni di loro, la polizia ha anche trovato una serie di armi giocattolo, ponendole preventivamente sotto sequestro, oltre ad alcuni passamontagna. Si tratta di armi per il soft-air, probabilmente mai usate per scopi criminali. Sostanzialmente, l'intero episodio potrebbe racchiudersi nell'alveo di una bravata, anche se di pessimo gusto.

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