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Cronaca

La corsa alla presidenza di Confcommercio approda negli uffici giudiziari

Nella denuncia che scuote gli equilibri di una competizione difficile è confluita una corposa documentazione sulle presunte irregolarità

LECCE – Approda negli uffici giudiziari la querelle sulle presunte irregolarità nella corsa alla presidenza di Confcommercio Lecce, il cui rinnovo della cariche, dopo anni di commissariamento, è fissato al 23 ottobre. Tre le liste in campo, che vedono candidati Maurizio Pasca, Corrado Iurlano e Maurizio Maglio. In queste ore le prime due liste sono confluite in un’unica squadra con Pasca candidato presidente.

Nella denuncia che scuote gli equilibri di una competizione difficile, sono confluiti comunicazioni WhatsApp, telefonate e un corposo file Excel, depositati al tribunale civile (non in procura, ndr) da Valerio Arseni, candidato del gruppo Iurlano. Il materiale depositato documenta il presunto tentativo illegale di raccogliere voti a favore della lista Maglio in maniera non trasparente. Arseni “è stato avvicinato per appoggiare la lista Maglio - spiega Maurizio Pasca -, lui è stato al gioco è così abbiamo avuto modo di entrare in possesso dei documenti che hanno comprovato quanto più volte da noi denunciato al commissario di Confcommercio Lecce, Ambrosi, sia rimasto lettera morta”.

Nel documento sarebbe tracciato il procacciamento di voti, oltre che da parte dei candidati componenti la lista Maglio, anche da parte del direttore Antonio Rizzo, vice direttori, funzionari e dipendenti di Confcommercio. “Un lavoro chirurgico – accusano i componenti della lista Pasca –fatto parallelamente alla conta degli associati votanti attivi. Questo il dettaglio più grave della vicenda”.

Il gruppo Pasca sarebbe entrato inoltre in possesso di un documento ufficiale che attesta che l’attuale direttore di Confcommercio Lecce “Antonio Rizzo, l’uomo che ha benedetto la candidatura di Maurizio Maglio, ha rassegnato le dimissioni dalla sua carica a marzo 2016, ma continuava e continua a ricoprire il suo ruolo nell’ente associativo. Il che è gravissimo - aggiungono Pasca e Iurlano. Confcommercio negli ultimi anni è passata da oltre 11mila iscritti a poco più di mille. “Andremo avanti legalmente riservandoci di presentare denuncia-querela agli organi competenti”, chiosa Pasca.

La versione di Arseni

Spiega lo stesso Arseni, ha spiegato: "Mio malgrado, ho maturato l'idea di abbandonare la competizione elettorale che mi vede candidato in Confcommercio Imprese per l’Italia Lecce poiché i dubbi e le perplessità manifestate in questi mesi hanno trovato pieno riscontro alla luce di quanto avvenuto in data 17.10.2018". "In maniera del tutto occasionale mi è stato consegnato un documento contenente l’elenco dei soci individuati singolarmente con riferimento al cognome, nome, ragione sociale, insegna, sede, numeri telefonici e sindacato di riferimento".

"Tale documentazione - dice - contiene all’interno un report con indicazione nominativa dei singoli candidati della lista Maglio con l’esplicitazione delle presenze e deleghe raccolte. Ciò che desta maggiore clamore dalla disamina di tale documentazione, è che oltre ai nominativi dei candidati, sotto la voce “operatore”, sono elencati in manierachiara persone appartenenti ai vertici e dipendenti della struttura amministrativa di Confcommercio Imprese per l’Italia Lecce, con i nominativi dei soci contattati e delle presenze e deleghe raccolte dagli stessi". "Ciò - dice - oltre a costituire indubbiamente un gravissimo vulnus alla par condicio dei candidati evidenzia interferenze ed ingerenze da parte di soggetti aventi ben altra funzione all’interno dell’associazione". 

"La gravità di siffatto avvenimento mi ha portato a produrre tale documentazione in data odierna innanzi al Tribunale Civile nel corso del procedimento contro Confcommercio Imprese per l’Italia Lecce e successivamente a trasmettere il tutto ai vertici provinciali e nazionali di Confcommercio, nella persona dei rispettivi presidenti Ambrosi e Sangalli, chiedendogli di assumere gli opportuni provvedimenti e affinché si valuti se sia intervenuta una violazione di norme di rilievo penale". 

"È in ogni caso certo che stando così le cose la regolarità del voto è del tutto venuta meno, ragion per cui ho presentato formale istanza al Commissario Alessandro Ambrosi affinché nella sua funzione di garanzia sottesa al mandato commissariale, provveda all’immediata sospensione o annullamento delle operazioni elettorali.

"Pertanto, prendo le distanze da una competizione che di fatto viene svolta secondo logiche e principi che ledono in maniera evidente i diritti dei soci, autosospendendomi dalle elezioni fissate per la data del 22/23 Ottobre p.v., in quanto ritengo manchi ogni forma di garanzia minima di trasparenza, rispetto delle regole e democrazia interna. Mi riservo di produrre un esposto denuncia agli organi competenti circa i fatti accaduti".

"Ciò devo anche in ragione della carica che ricopro come presidente Fimaa Sindacato Provinciale Mediatori Agenti d'Affari e dei colleghi che rappresento, costituenti una delle maggiori realtà sindacali aderenti a Confcommercio Imprese per l’Italia Lecce", conclude.

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