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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Tricase

La Procura chiede il carcere per l'agricoltore accusato di violenza sessuale

La Procura ha presentato appello contro la decisone del gip che nei giorni scorsi ha concesso i domiciliari all'uomo di 58 anni di Tricase arrestato con l'accusa di violenza sessuale su una ragazzina di 11 anni compiuti da poco. Al termine dell'udienza il gip aveva convalidato l'arresto dell'agricoltore e disposto i domiciliari, accogliendo l'istanza del legale dell'uomo

LECCE – La Procura ha presentato appello contro la decisone del gip che nei giorni scorsi ha concesso i domiciliari all’uomo di 58 anni di Tricase arrestato con l’accusa di violenza sessuale su una ragazzina di 11 anni compiuti da poco. Al termine dell’udienza il gip Stefano Sernia aveva convalidato l’arresto dell’agricoltore e disposto i domiciliari, accogliendo l’istanza del legale dell’uomo, l’avvocato Mario Ciardo. La parola passa ora ai giudici del tribunale del Riesame, dinanzi a cui il caso sarà discusso il prossimo 11 agosto

Nel corso dell’interrogatorio il 58enne ha confessato di aver costretto la piccola vittima, figlia di alcuni vicini di casa, a salire in auto per condurla in un casolare nella zona industriale di Tricase, dove l’ha poi obbligata a compiere atti sessuali. L’uomo si è “giustificato” dicendo di essere stato colto da una sorta di impulso sessuale irrefrenabile. La decisione del giudice è stata adottata sulla base di una presunta minore gravità dei fatti.

Nei giorni scorsi l’abitazione dell’uomo è stata prese a sassate, anche la sua auto sarebbe stata danneggiata, tanto da rendere necessario più volte l’intervento dei carabinieri. All’indirizzo del 58enne sarebbero stati rivolti insulti e minacce.

L’agricoltore è stato arrestato in flagranza di reato grazie all’acume e l’intuito investigativo di un agente della polizia penitenziaria cui, seppur non in servizio, non è sfuggita la presenza di quell’auto sospetta parcheggiata nei pressi di un edificio disabitato. Giunto sul posto l’agente ha sorpreso l’uomo ancora intento a rivestirsi e la ragazzina in lacrime. All’interno del casolare, inoltre, erano ben visibili le prove di quanto accaduto poco prima.

Immediata la segnalazione alle forze dell’ordine, sul posto sono quindi arrivati i carabinieri della compagnia di Tricase e gli agenti di polizia del commissariato di Taurisano che hanno proceduto all’arresto dopo aver informato pubblico ministero di turno, Paola Guglielmi. La piccola vittima delle violenze è stata ascoltata a lungo in presenza dei suoi genitori, del loro legale l'avvocato Tony Indino, e della psicologa della Procura. Le indagini proseguono per stabilire se si sia trattato di un caso isolato o se vi siano stati dei precedenti come ipotizzato dagli inquirenti.

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