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Cronaca Giurdignano

LA VITTORIA DI FANCIULLO, VOTO SENZA SORprese

La vittoria di Fanciullo, come da pronostico della vigilia, è una conferma alla sua propositività amministrativa. Il risultato della Gravante è comunque importante

Nessuna sorpresa a Giurdignano. Come pensato nei pronostici della vigilia, Donato Fanciullo, sindaco uscente, si è visto riconfermato dalle urne dello scorso 13 e 14 aprile. Un risultato importante se confrontato con il patema d'animo della sua prima vittoria di cinque anni fa, arrivata al fotofinish con un distacco di appena sette voti. Risultato che oltre a dimostrare un consenso crescente e consolidato rispetto ad allora e che ha scongiurato ogni replay di quel precedente risultato, rappresenta un'importante affermazione soprattutto per l'operato che ha contraddistinto l'amministrazione uscente. A Fanciullo è stato riconosciuta una propositività amministrativa, premiata ampiamente dal voto. La sua carta vincente, in qualche modo, è stata certamente l'aver creato in una cittadina di 1500 abitanti le condizioni ambientali per uscire dal rischio di un isolamento strutturale: l'abbellimento urbano, l'attenzione al turismo e al rafforzamento di una base culturale cittadina oggi sembrano di fatto aver rappresentato carte spendibili per una campagna elettorale, forse mai davvero in bilico.

Va dato merito alla sportività del sindaco (dote sempre meno in uso tra io politici), che nella diatriba calda sulla possibilità dell'unica lista che ha in qualche modo dominato la sfida elettorale, ha sempre affermato l'importanza di una realtà alternativa al suo progetto amministrativo, per rappresentare le istanze di chi in quel progetto non si sarebbe riconosciuto. Ma onore anche ai vinti: Monica Gravante ha fatto la propria campagna elettorale, nata comunque nella difficoltà di dover rincorrere un favorito annunciato. Forse la discussione sulla lista unica l'ha in qualche modo danneggiata sui tempi, riducendo a venti giorni di campagna elettorale la possibilità di esporre le proprie ragioni agli elettori: in tal senso, il confronto pubblico con l'avversario (tra l'altro resosi disponibile fin dall'inizio all'eventualità) le avrebbe forse offerto un'opportunità in più.

Tra le possibili scusanti potrebbe anche esserci l'assenza dalla propria lista di un ex sindaco del calibro di Salvatore Mitello, per motivi di ordine familiare. Di certo, il risultato della lista Gravante è comunque di tutto rispetto: in una competizione, dove si sono espressi 1400 voti circa, raccogliere quasi 600 preferenze non è un risultato da buttar via. E a Monica Gravante va ampiamente riconosciuta quella determinazione, che si è spesso attribuita in campagna elettorale. Il risultato potrebbe anche essere il viatico per quella reale pacificazione cittadina, anelata dalle due parti in campo e messa in dubbio nel corso della campagna elettorale: le posizioni di partenza sembrano differenti, ma l'obiettivo comune. E da lì si può in qualche modo ripartire.

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