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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Porto Cesareo

Ladruncoli da spiaggia bloccati in riva al mare da agenti di polizia in boxer

E' andata male, a tre minorenni della cittadina jonica, la giornata da dedicare alle razzie fra zaini e indumenti lasciati incustoditi. Non si erano accorti di essere stati notati da alcuni poliziotti liberi dal servizio. Deferiti

 

PORTO CESAREO – Primi caldi, bagnanti a mollo e furbetti in azione in spiaggia, dove, aggirandosi fra indumenti, borse e zaini momentaneamente incustoditi, tentato di racimolare qualche spicciolo. A Porto Cesareo, tre giovanotti del posto, due 16enni e un 17enne, hanno pensato bene di cercare di far razzie, confidando, magari, nella perfetta conoscenza dei luoghi natii e sperando di farla franca nella fuga.

Non avevano però messo in conto la possibilità di poter trovare, fra i “tipi da spiaggia”, anche qualche esponente delle forze dell’ordine, sicuramente irriconoscibile in comuni boxer da mare. E così, gli è andata davvero male, perché l’occhio esercitato a scovar maneggi sospetti di due agenti di polizia del commissariato di Nardò, liberi dal servizio, ha permesso di sventare una serie di furti in località “Le Dune”.

I poliziotti, quando hanno visto che i tre si aggiravano sull’arenile, gettando occhiate un po’ troppo frequenti verso gli oggetti lasciati accanto ai teloni, hanno iniziato a seguirli a distanza, cogliendoli con le mani nel sacco proprio al momento dell’entrata in azione.

Infatti, gli agenti hanno notato uno di loro nell’attimo in cui afferrava uno zaino, per poi aumentare il passo insieme ad altri due complici con la funzione di “palo”, infilarsi tra gli arbusti a ridosso della spiaggia e fuggire. Inseguiti, sono stati subito bloccati, nonostante il tentativo di far sparire la refurtiva lungo il vicino canale di bonifica.

Identificati, i tre sono risultati immacolati, sotto il profilo penale. E’ così arrivato il “battesimo” con una sonora denuncia a piede libero per concorso in tentato furto aggravato, dopo la quale sono poi stati affidati ai rispettivi genitori. L’episodio è stato segnalato al Tribunale per i minorenni di Lecce. Le vittime, s’è poi scoperto, erano due sedicenni di Lecce, che si sono visti restituire uno SmartPhone, un portafogli contenente denaro e documenti, e due telefoni cellulari.

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