Lavori irregolari in una cava, scattano i sigilli per 250mila euro
L’area di circa 9mila metri quadrati a Melpignano è stata sequestrata ieri mattina dai carabinieri del Noe, insieme a quattro macchine utilizzate per gli scavi. Denunciato il titolare della ditta
MELPIGNANO - Un’altra cava è stata sequestrata ieri dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce, ed è la quarta sulla quale sono stati apposti i sigilli nell’ultima settimana.
Si tratta di quella situata nel comune di Melpignano, in località Murichella, all’interno della quale i militari hanno individuato un’area di circa 9mila metri quadrati dove erano in corso operazioni estrattive e di coltivazione e c’erano numerosi conci in pietra leccese di recente estrazione.
Dalle successive verifiche tecniche sarebbero emerse diverse criticità di natura ambientale: innanzitutto, i lavori non avrebbero rispettato il piano di coltivazione perché non sarebbero state rispettate le distanze imposte dal progetto che prevedeva la realizzazione di appositi gradoni in applicazione della “Legge Solonica”; sarebbero state eseguite, inoltre, operazioni di scavo abusive su una porzione che non ricompresa negli atti autorizzativi. Per questo, il legale rappresentante della ditta è stato deferito in stato di libertà.
Il valore del sequestro, che ha riguardato oltre all’area anche quattro macchine utilizzate per gli scavi, ammonta a circa 250mila euro.