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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Le foibe, una tragedia da non dimenticare

Nel "Giorno del Ricordo", Lecce ha partecipato attivamente alla commemorazione dei drammatici fatti che dopo la Grande Guerra colpirono Venezia-Giulia, Istria e Dalmazia

E' stato chiamato l'olocausto italiano. E' la grande tragedia per troppo tempo seppellita nell'inconscio collettivo. Al punto che ancora oggi non si conosce il numero esatto di vittime.

Per interi decenni politici ed intellettuali italiani sono rimasti colpevolmente chiusi nei palazzi della noncuranza. Evitando di affacciarsi al balcone e gettare uno sguardo laggiù, nelle profondità carsiche dell'Istria e della Dalmazia, per scavare fra le foibe della vergogna, portare a galla la bruciante verità.

Eppure 350 mila persone innocenti, triestini e istriani (quest'ultimi, all'epoca, vivevano ancora sotto la bandiera tricolore) furono obbligate ad abbandonare le proprie case al termine della Grande Guerra, sospinte dalle bande armate di Tito. Ma solo da pochi anni gli storici hanno potuto iniziare a gettare fiumi d'inchiostro. Cominciando a fare luce sulle stragi. In modo oggettivo.

Oggi, 10 febbraio 2007, è il "Giorno del Ricordo". Anche Lecce, con l'intera sua provincia, hapartecipato con diverse manifestazioni alla commemorazione della tragedia delle foibe e dell'esodo degli italiani dalla Venezia-Giulia, dall'Istria e dalla Dalmazia. Perché, usando le parole del sindaco Adriana Poli Bortone, è "un dovere riaprire una pagina accantonata dalla storia". In città, nei giorni scorsi, è stato affisso un manifesto, con la scritta: "Non dimenticateci!". Sullo sfondo, la bandiera italiana.

Non dimentichiamo, allora.

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