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Cronaca

Aereo ultraleggero cade vicino all'impianto "Lepore": due incastrati

Sono stati alcuni automobilisti a chiamare i soccorsi, vedendo il fumo provenire da un'area interna. L'incidente s'è verificato a un paio di chilometri circa dalla struttura

LECCE – Erano circa le 11 quando all’improvviso il piccolo velivolo civile ha iniziato a perdere quota. Diversi testimoni ne stavano apprezzando pochi minuti prima le evoluzioni sui cieli che sormontano le campagne di Lecce, in direzione del mare. Partito dall’aviosuperficie di località “Fondone”, nei pressi della zona di Erchie Piccolo (Lizzanello), sulla strada secondaria che collega Lecce alla marina di San Cataldo, l’ultraleggero all’improvviso ha iniziato a planare verso il basso, dando l’impressione di un tentativo di atterraggio d’emergenza.  

Secondo alcuni, qualche attimo prima della perdita di quota, si sarebbe avvitato. Un’avaria, il motore in stallo? Ancora non si può dire cosa sia accaduto, ma di certo le condizioni meteo erano perfette per il volo, questa mattina: ottima visibilità e scarso vento. Tant'è: i due a bordo, Massimilano Bottallo, 46enne e Oreste Adriani, 69 anni, entrambi di Brindisi, alla fine sono precipitati nei pressi di un’altra struttura, il piccolo aeroporto “Lecce-Lepore” (che non è in funzione e le cui vicissitudini sono note), il quale ricade in territorio di Vernole. Si trova, di fatto, a pochi chilometri di distanza da “Fondone”.

Una delle ipotesi è che il pilota stesse cercando di planare proprio in direzione della pista di “Lecce-Lepore”, ma senza riuscirvi. L’impatto al suolo, fra rocce affioranti ed erba incolta (ma in un'area sostanzialmente piana), deve essere stato molto rude. Diverse le telefonate giunte alle varie sale operative dei soccorritori, anche di automobilisti che hanno notato una colonna di fumo levarsi verso l’alto.

Il luogo dello schianto nelle campagne

Fra i primi a raggiungere il luogo, piuttosto impervio, tramite una stradina laterale che s’inoltra per un paio di chilometri nell’entroterra, partendo dalla provinciale per San Foca, sono stati i vigili del fuoco. A loro il compito di estrarre i feriti dal velivolo e consegnarli nelle mani dei sanitari del 118 che li hanno trasportati presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, entrambi in codice rosso. Hanno riportato diverse lesioni e fratture multiple, ma la loro vita non dovrebbe essere a rischio. Le condizioni, però, sono piuttosto serie. Entrambi sono ricoverati in Rianimazione e la prognosi, ovviamente, per ora è riservata.

Sul posto sono arrivati anche gli agenti di polizia delle volanti e i carabinieri della compagnia di Lecce. A questi ultimi sono state delegate le indagini. Il pubblico ministero di turno, Emilio Arnesano, ha disposto il sequestro del piccolo aeroplano. Si dovrà fare chiarezza sull’origine dell’incidente. Non certo il primo del genere, peraltro, proprio in quella zona. Nel 2010, in un caso simile per dinamica, perse la vita Francesco Santoro, 42enne farmacista di Ostuni. 

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