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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Arriva in ospedale con una ferita da taglio: "Erano in tre, uno mi ha accoltellato"

Pochi gli elementi forniti per ora da un 30enne leccese alla polizia, intervenuta questa notte al "Vito Fazzi". L'uomo, colpito alla spalla destra, ne avrà per una decina di giorno. Sostiene di essere stato aggredito in via Adriatica, ma non ha saputo descrivere i soggetti e l'auto in cui si trovavano

LECCE – In ospedale vi è arrivato da solo, con un taglio piuttosto profondo all’altezza della spalla destra e, cosa davvero sia accaduto, non è affatto chiaro. Per ora c’è solo un suo racconto, che andrà verificato dalla polizia. Pochi e confusi dettagli, nessuna descrizione precisa di chi l’avrebbe aggredito, nemmeno del veicolo a bordo del quale si sarebbero trovati i soggetti coinvolti. Semplicemente, s’intuisce che potrebbe esservi stato un diverbio, i cui motivi sono a loro volta sconosciuti.

Di sicuro, quando M.B., 30enne di Lecce, noto alle forze dell’ordine, si è presentato intorno all’una e mezza di notte al pronto soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, considerando il tipo di ferita, evidentemente dovuta a un oggetto tagliente, i sanitari hanno dovuto avvisare la questura. Ed è così che, sul posto, è stato inviato un equipaggio della Sezione volanti per raccogliere i primi elementi, in attesa che lo stesso 30enne intenda eventualmente sporgere denuncia.

Davanti ai poliziotti, l’uomo ha fornito una versione scarna, non tale da permettere, almeno nell’immediato, l’individuazione di chi l’avrebbe ferito, usando, a suo dire, un coltello. Semplicemente, ha spiegato che si trovava in via Adriatica, pressappoco all’esterno del centro sportivo Outline – struttura che ospita all’interno anche un paio di locali -, quando all’improvviso sarebbe stato affiancato da un’autovettura.

Dentro, sempre stando a quanto riferito, vi sarebbero stati tre soggetti, tutti palesemente alticci, i quali sarebbero usciti dall’auto, circondandolo. Uno di loro avrebbe poi estratto un coltello, ferendolo alla spalla, prima di fuggire. Tuttavia, il 30enne non è riuscito né a descrivere con precisione i tre individui, tantomeno a fornire dettagli sull’autovettura, come targa e modello. L’unica possibilità, per ora, resta quella di scovare in zona videocamere che abbiano eventualmente immortalato qualcosa o qualche testimone oculare. Ammesso, ovviamente, che le cose si siano davvero svolte in questa maniera. Nel frattempo, medicato, il 30enne è stato dimesso con una prognosi di dieci giorni. 

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