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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Hai urtato sul mio regalo". Ceffone e colpo con la sedia a un 17enne dentro un bar

Un 20enne è finito in arresto: misura aggravata, visto che aveva già l'obbligo di dimora per una rapina. Il fratello 18enne è stato denunciato. Uno schiaffo, una spinta per terra dalle spalle e poi una sediata. Il tutto per motivi molto futili

LECCE – “Hai urtato contro la busta con il mio regalo”. E dopo gli insulti, le botte: prima un ceffone, poi uno spintone fino a farlo cadere per terra, infine un colpo sul piede sferrato con una sedia del bar. Due contro uno, entrambi più grandi di età, visto che uno 20enne, l’altro 18enne e la vittima di 17 anni. E senza che nessuno s’intromettesse nella faccenda, per sedare gli animi o, quantomeno, prendere le difese del minorenne.

La vicenda risale al 13 giugno scorso, ma è molto più recente - del 25 giugno - la misura cautelare emessa a carico di uno dei due autori del pestaggio. Già, perché Patrick Intrepido, 20enne, che già era stato denunciato per la vicenda con il fratello 18enne, è successivamente finito agli arresti domiciliari. Su di lui, infatti, pendeva l’obbligo presentazione alla polizia giudiziaria, dopo la recente condanna per una violenta rapina. E quindi, c'è stato un aggravamento della misura.   

Il pestaggio in un bar

Tutto è avvenuto in un bar nelle vicinanze di Porta San Biagio e il motivo dell’aggressione, come detto, è stato davvero futile. Patrick Intrepido, infatti, si sarebbe stizzito dopo il 17enne, passando tra i tavolini, avrebbe urtato con il suo zaino una busta contenente un regalo. Era posata sul tavolo da lui in quel momento occupato. E, dopo le prime ingiurie, lo schiaffo. Il 17enne avrebbe anche tentato di difendersi, ma a quel punto sarebbe intervenuto il fratello del 20enne, il 18enne, anch’egli presente nel bar, che, afferrato il malcapitato per le spalle, lo avrebbe fatto cadere per terra. Dulcis in fundo, un colpo sul piede sferrato con una delle sedie.

I due fratelli si sono allontanati subito dopo, lasciando la vittima dolorante e senza che nessuno intorno gli prestasse aiuto, nonostante numerosi avventori, testimoni diretti dell’episodio, tanto che il 17enne ha dovuto telefonare da sé al 113, per poi recarsi al pronto soccorso. È stato dimesso con una prognosi di dieci giorni.

I due fratelli, una volta rintracciati, sono stati denunciati dagli agenti della Sezione volanti per lesioni personali aggravate dai futili motivi e violenza privata. E per Patrick Intrepido i guai sono stati doppi, perché già sottoposto all’obbligo di dimora e della presentazione alla polizia giudiziaria per il reato di rapina e lesioni personali, ha spinto l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura a chiedere un aggravamento della misura all’autorità giudiziaria. Richiesta accolta, con sottoposizione ai domiciliari.  

La condanna per rapina

Il 18 febbraio scorso Patrick Intrepido è stato condannato a cinque anni per una brutta pagina di cronaca, risalente al 18 agosto dell’anno precedente nella marina leccese di San Cataldo, allorquando, in concorso con altri tre, rapinò un uomo di un orologio e di una borsa con soldi e carte di credito, dopo averlo trascinato fuori dall’auto e malmenato, nei pressi del faro. Curiosità, anche un altro di quei giovani che partecipò a quella rapina è stato arrestato di recente per un altro reato. Il 16 giugno, infatti, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti è finito in manette Pierre Louis Blaise Bartoccioni, 21enne.

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