rotate-mobile
Mercoledì, 27 Settembre 2023
Cronaca

“Tuo nipote è nei guai”. Allarme truffe: tre anziane depredate per oltre 40mila euro

Gli episodi degli ultimi giorni si sommano ai casi precedenti. I raggiri messi in atto tutti a Lecce ai danni di ottuagenarie. In una circostanza, la vicenda si è tramutata in rapina impropria quando una figlia ha scoperto l'impostore ed è stata aggredita

LECCE – Le rapine? Finite in soffitta. Troppi rischi, spesso per pochi spiccioli. Le truffe, invece, rendono di più. Molto di più. Al punto che, solo negli ultimi tre giorni, criminali che se le studiano davvero tutte, sono riusciti a racimolare tanti di quei soldi e gioielli da superare (e probabilmente anche di gran lunga) un bottino di 40mila euro.

Le truffe in questione sono quelle ai danni di persone anziane, meglio se sole. Le quali vengono contattate con argomentazioni d’ogni genere, a volte anche al limite del surreale, mettendo in mezzo nipoti o figli (ignari di tutto), spiegando che questi si trovano in guai seri e che servono soldi per poterli aiutare. E si parla di somme davvero enormi, con richieste che partono da 4-5mila euro e danni finali spesso persino superiori. Già, perché una volta che gli sconosciuti sedicenti amici o avvocati di nipoti o figli riescono ad avere accesso all’abitazione, capita che, in assenza di denaro contante, s’impossessino di monili particolarmente preziosi.

Solo a Lecce, dal 19 al 21 giugno, tre anziane donne sono incappate nell’odioso tranello. E non è tutto, perché in un episodio in particolare, la truffa iniziale si è trasformata in rapina impropria, nel momento in cui un millantatore è stato scoperto e, pur di non perdere il “guadagno” di giornata, ha finito per spingere con violenza la figlia di una vittima, provocandone la caduta.

"Tuo nipote è nei guai"

Procedendo in ordine, nel primo caso, quello del 19, a farne le spese è stata una donna di 83 anni. La malcapitata ha ricevuto all’improvviso una telefonata da parte di un soggetto che le ha riferito di un problema serio in cui era incappato il nipote. Stando al racconto, servivano 4mila e 800 euro per evitare l’incriminazione del famigliare, a causa di un misterioso pacco finito nelle mani della polizia postale.

La donna deve essere entrata nel panico, tanto che, quando poco dopo quella telefonata si è presentato un individuo, proprio per prelevare la somma, gli ha dato 300 euro in contanti. Ed essendo troppo bassa, visto che la richiesta iniziale era di quasi 5mila euro, ha finito per cedergli anche oggetti di valore. Con un danno finale che sarebbe stato quantificato in circa 20mila euro.

"Tua figlia e suo marito fermati dalla polizia"

Il secondo caso, quello del 20, ha visto come vittima predestinata una 81enne. In questa circostanza, la messinscena è stata anche più articolata, perché chi ha agganciato l’anziana con una telefonata, ha dimostrato di sapere davvero molto della sua famiglia. E, spacciandosi per il nipote, le ha spiegato che figlia e genero erano stati fermati dalla polizia dentro un ufficio postale, visto che non avevano con sé il denaro necessario per il ritiro di un pacco. Per farla breve, occorrevano 4mila euro.

Anche in questo caso, una storia dai contorni assurdi. Eppure, ha funzionato per il solito meccanismo psicologico che impedisce a persone fragili, spaventate per le conseguenze che potrebbero subire i parenti, di rendersi immediatamente conto dell’inganno. Così, il finto nipote ha detto all’anziana che sarebbe passato a stretto giro un suo amico a ritirare la somma necessaria per “liberare” la figlia e suo marito. In effetti, a un certo punto alla porta ha bussato un uomo. L’anziana, però, non aveva con sé tanto denaro, quindi ha porto allo sconosciuto diversi gioielli. E questi, senza tanti convenevoli, ha iniziato a infilarli in una busta.

Proprio in quel momento, però, il colpo di scena. Ecco la figlia dell’anziana entrare all’improvviso in casa. La donna, intuito subito quanto stava accadendo, ha tentato di strappare la busta con i preziosi dalle mani del malvivente, ma è stata aggredita e spedita giù per terra. E a quel punto, il soggetto è riuscito a svignarsela con il malloppo.

"Nonna, mi servono 14mila euro"

Infine, giusto ieri l’ultimo episodio. In questo caso, il raggiro è toccato a una donna prossima agli 88 anni. E anche nella circostanza gli impostori hanno dimostrato di aver studiato con attenzione la parte, perché, chi ha telefonato, si è spacciato per il nipote che risiede a Firenze e ha spiegato a “sua” nonna che occorrevano 14mila euro per un’operazione online, di non avere i soldi necessari e di essere finito in questura. La poveretta è cascata nella frode e quando di lì a poco si è presentata una donna, sostenendo di essere un’amica del nipote, le ha dato quasi 5mila euro in contanti e, in aggiunta, per arrivare grossomodo ai 14mila euro richiesti, anche monili d’oro.

I recenti precedenti analoghi

Su primi due casi sta indagando la stazione dei carabinieri di Lecce principale, mentre sul terzo procede la squadra mobile. Vale la pena ricordare che solo nella giornata del 15 giugno scorso erano stati truffati ben quattro anziani (due donne e una coppia) e che prima ancora, l’8 giugno, la squadra mobile aveva arrestato in flagranza un giovane napoletano, artefice con un complice riuscito a fuggire di una di queste truffe.

Si è, insomma, davanti a un vero e proprio allarme sociale, un fenomeno che va contrastato partendo proprio dalla conoscenza e magari dal ripasso. Perché, per quanto simili raggiri siano noti da tempo immemore, comunque c’è sempre qualcuno che, temendo per la sorte di figli e nipoti, rischia di rimanere ipnotizzato davanti a simili storie, rimettendoci denaro, pietre preziose, monili d’oro. Spesso ricordi di una vita, oltre che oggetti di valore.         

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Tuo nipote è nei guai”. Allarme truffe: tre anziane depredate per oltre 40mila euro

LeccePrima è in caricamento