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Cronaca

Muore nel trasporto da un ospedale all'altro, il fascicolo nelle mani della Procura

Una donna di 73 anni leccese, nella notte, è stata colpita probabilmente da un aneurisma dell'aorta. Arrivata al "Fazzi" s'è però deciso di portarla al "Panico" di Tricase, presso il reparto di chirurgia vascolare. Ma non vi è mai arrivata. Il pm dovrà decidere se disporre autopsia

LECCE – Da un ospedale all’altro della provincia, a sirene spiegate, nel tentativo di strappare una persona alla morte, e quell’oggettiva difficoltà, nei secondi preziosi che scorrono, nell’assumere una decisione che richiede sangue freddo e forte responsabilità. E’ stato un destino ineluttabile o possibili ritardi potrebbero aver aggravato il quadro? Quante volte questa domanda è balenata alla mente dopo un drammatico intervento di medici e infermieri?

Di certo, è un caso delicato, quello capitato nelle mani del pubblico ministero di turno, Stefania Mininni, che nelle prossime ore dovrà decidere se disporre un’autopsia, o comunque un esame esterno, per fare luce sul decesso di un’anziana di Lecce. Si tratta di Maria Assunta Rielli, di 73 anni. La donna, nativa di Vernole, ma che risiedeva da sola nel capoluogo, è stata colpita la notte scorsa da un malore. E’ deceduta mentre il mezzo di pronto soccorso si stava dirigendo verso l’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase, dopo essere passata dal pronto soccorso del “Vito Fazzi” di Lecce.

Per comprendere bene i motivi per cui vi siano accertamenti in corso da parte dell’autorità giudiziaria, bisogna fare un passo indietro e andare alle fasi dell’intervento. Intorno a mezzanotte e mezzo, alcuni vicini della donna hanno udito lamenti provenire dalla sua abitazione. Hanno capito subito che non stava bene e hanno chiamato il 118. Una prima ambulanza è giunta sul posto, seguita subito dopo da una seconda, con medico a bordo. Stando alle prime valutazioni, considerati i dolori ad addome e spalla, la donna potrebbe essere stata colpita da un aneurisma dell’aorta. Una situazione di particolare gravità.

Secondo le ricostruzioni, svolte in seguito dagli agenti di polizia del commissariato di Taurisano, diretti dal vicequestore aggiunto Salvatore Federico, l’ambulanza s’è diretta verso l’ospedale del capoluogo, ma qui si sarebbe deciso di trasportare la paziente a Tricase. Il motivo: il nosocomio “Panico” è dotato di un idoneo e attrezzato reparto di chirurgia vascolare, più adeguato al tipo d’intervento che probabilmente la donna necessitava. L’ambulanza è quindi ripartita alla volta del comune ricadente nel Capo di Leuca, ma nei minuti successivi è sopraggiunto il decesso. Erano ormai le 2 del mattino.  

Quando il figlio dell’anziana ha saputo della vicenda, ha composto il 113. La segnalazione è stata raccolta dal commissariato di polizia taurisanese, che ha avviato i primi accertamenti, identificando e ascoltando tutte le persone interessate dalla vicenda. Al momento non vi è una denuncia depositata, né vi sono iscritti nel registro degli indagati. La salma è comunque per il momento a disposizione dell’autorità giudiziaria e nelle prossime ore si potrebbe decidere se affidare incarico al medico legale Alberto Tortorella. Il pm, nel frattempo, acquisirà le cartelle cliniche.

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