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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Sesso con rapina e tentato omicidio: in questura per documenti, finisce in carcere

Una 47enne colombiana si è recata presso la Divisione immigrazione per il permesso di soggiorno. E hanno scoperto che aveva un vecchio mandato di carcerazione

LECCE – Entrare in un ufficio di polizia per richiedere un documento e uscirne in manette per essere accompagnati in carcere. E’ la vicenda dal sapore quasi kafkiano avvenuta ieri a Lecce, dove gli agenti  Divisione immigrazione della Questura di Lecce, reparto diretto dal primo dirigente Rocco Carrozzo, hanno arrestato Lina Maria Lopez Agudelo, 47enne colombiana, residente a Lecce. Su di lei, infatti, pendeva un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso nientemeno che nel 2013 dalla Procura di Trani per rapina e tentato omicidio.  

E pensare che la donna, presso gli sportelli di viale Oronzo Quarta, nei pressi della stazione ferroviaria, ci era andata per richiedere il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi famigliari. Gli agenti hanno così avviato accertamenti di routine, salvo iniziare a sgranare gli occhi sotto i dati che si sono parati innanzi. E la vicenda è davvero particolare.

LOPEZ  AGUDELO Lina Maria-2I fatti risalgono al 2008 e sono avvenuti a Terlizzi, in provincia di Bari. La donna, peraltro ha già scontato un breve periodo di carcerazione, salvo poi sparire da quella zona e ricomparire nel Salento. Ebbene, all’epoca, insieme a una sua connazionale e a un soggetto di Bitonto, si rese protagonista di una vicenda piuttosto scottante. Stando alle indagini, avrebbero adescato un uomo, costringendolo a salire in auto, rapinandolo di 200 euro, per poi avere con lui pure un rapporto sessuale. E poco dopo, il complice, dopo averlo fatto scendere, gli esplose due colpi di arma da fuoco, colpendolo a reni e gluteo.

La 47enne, così, è finita nella casa circondariale di Lecce. Qui dovrà scontare la pena residua di die anni, quattro mesi e due giorni di reclusione.

Espulsi due irregolari

Sempre ieri, e sempre a opera Divisione immigrazione, sono avvenute anche due notifiche di provvedimenti di espulsione, con accompagnamento alla frontiera, emessi dal prefetto di Lecce, a carico di due extracomunitari irregolari sul suolo italiano, Moussa Cisse, senegalese di 46 anni, e Bouchaib Hakim, marocchino di 43.

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