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Cronaca Leuca / Via Francesco Camassa

Occupano di nuovo la vecchia masseria. E stavolta scatta l’arresto

Ieri si erano allontanati, ma oggi sono stati scoperti di nuovo lì da un vigilante. Un 26enne e una 30enne si erano accasati per l'ennesima volta nell'edificio

LECCE – L’ennesimo ingresso abusivo in quella masseria diroccata fra via Camassa e via Vecchia Lizzanello, stavolta, è costato loro molto caro. Perché Cosmin Capatina, 26enne rumeno, e Maria Sara Pilolli, 30enne leccese, colti in flagranza, stavolta sono finiti in arresto.

In quel vecchio edificio, i due - artisti di strada - ci erano entrati già diverse altre volte, e sempre sfondando le pietre poste a chiudere i varchi d’accesso. In sostanza, lo usavano come tetto sotto il quale dormire e, visto che è circondato da un enorme giardino, anche come zona per accudire anche i loro cani. In tutto ne hanno sette, fra adulti e cuccioli.

Ma la masseria, per quanto al momento fatiscente e senza servizi igienici, e che sorge a ridosso del nuovo seminario, è di proprietà della Curia leccese, la quale è in procinto di cedere la proprietà a un privato. In sostanza, in tempi che potrebbero essere anche relativamente brevi, non si esclude la partenza di lavori di ristrutturazione.

Una denuncia presentata in Questura nei giorni scorsi ha fatto scattare ieri mattina un controllo delle forze dell’ordine. Polizia e carabinieri si sono recati sul posto e, accertato il fatto che i due fossero effettivamente all’interno, li hanno invitati a uscire. Cosmin Capatina e Maria Sara Pilolli non l’hanno presa bene, ma non si sono neanche opposti. Se ne sono andati senza fare resistenza, per poi però, evidentemente, ritornare sul posto diverse ore dopo.

Ad accorgersi della loro presenza è stato, questa mattina, un vigilante di Alma Roma. Passato intorno alle 11,15 a controllare che fosse tutto in ordine, ha così scoperto l’ennesimo accesso abusivo. E ha contattato il 113. Sul posto sono arrivate le volanti. I poliziotti hanno preso in consegna la coppia e l’ha condotta nei loro uffici. Qui, sentito il pubblico ministero di turno, dopo essere stati dichiarati in arresto per occupazione abusiva di immobile di interesse storico, i due sono stati condotti presso l’abitazione dei famigliari della donna, ai domiciliari. I sette cani sono stati affidati al servizio veterinario dell’Asl, tramite la polizia locale.

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