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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Semina danni ovunque, poi pugno al titolare di un bar e gli rapina il cellulare

Dopo aver incassato una raffica di denunce fra provincia e capoluogo, un 25enne è stato arrestato per un episodio in via Taranto. Poco prima aveva anche sfasciato un camper

LECCE – Per giorni avrebbe seminato il panico ovunque, tentando furti e danneggiando tutto ciò che gli è venuto a tiro, incassando una denuncia dietro l’altra e un foglio di via che si sarebbe guardato bene dal rispettare. Fin quando, ieri pomeriggio, non sarebbe arrivato a prendere a pugni il titolare e la banconista di un bar, rapinando al primo anche il cellulare. E, una volta rintracciato dai carabinieri della sezione radiomobile di Lecce, è finito in arresto.

Protagonista di scorrerie che si sono protratte per almeno tre giorni fra capoluogo e provincia, Ibrahima Diaby, un 25enne originario della Guinea, formalmente residente a Ostuni, in realtà senza fissa dimora. L’episodio per il quale è finito in carcere risale a ieri pomeriggio. In un crescendo di tensione, dapprima si sarebbe reso responsabile del danneggiamento della parte superiore di un camper e delle biciclette e di un motorino agganciati allo stesso veicolo, poi, una volta entrato in un bar di via Taranto, avrebbe inscenato una serie di atteggiamenti sempre più minacciosi, fino all’aggressione vera e propria.

Afferrate tre bottiglie d’acqua dal frigorifero, si sarebbe accomodato su una sedia, davanti al tavolino. La banconista, a quel punto gli avrebbe chiesto con garbo se avesse bisogno di una busta per l’acqua e di pagarla, per tutta risposta l’uomo avrebbe messo i piedi sul tavolino, con sguardo di sfida. Invitato a un comportamento più consono, avrebbe gettato l’acqua a terra.

Inevitabile, a quel punto, la richiesta della banconista al proprietario di intervenire, perché la situazione si stava facendo complicata. Il 25enne sarebbe così stato convinto a uscire, salvo, una volta all’esterno, reagire in maniera inattesa: prima un pugno al titolare, sfilandogli lo smartphone da una tasca, poi un altro anche alla banconista per garantirsi la fuga. Ma i carabinieri era nel frattempo già stati avvisati e l’hanno rintracciato a breve distanza. Riconoscendolo subito, sia per le descrizioni fornite, sia perché già un paio di giorni prima l’avevano denunciato per un altro episodio. E qui s’innescano, dunque, le vicende precedenti.

Gli episodi precedenti

Due giorni addietro, di mattina, Diaby, era stato fermato da una volante di polizia perché accusato di aver danneggiato il portone d’ingresso del centro commerciale Mongolfiera nella zona Pip di Surbo. Denunciato a piede libero una prima volta, quel pomeriggio era stato poi sorpreso dai carabinieri della sezione radiomobile leccese per un tentativo di furto. Dal cortile di un’abitazione, sempre a Surbo, avrebbe cercato di portare via un paio di grosse taniche piene di olio. Salvo scivolare e bagnarsi completamente. Intenzionato a sottrarre comunque via qualcosa, avrebbe a quel punto cercato di rubare un’autovettura, sempre lì posteggiata e con le chiavi nel quadro. Ma il proprietario, attirato dal trambusto, era uscito, chiamando il 112.

Denunciato nuovamente a piede libero, si arriva a ieri, quando, di mattina, gli è stato di nuovo contestato un episodio di danneggiamento, in questo caso ai danni del convoglio di un treno, in stazione, con contestuale deferimento anche per interruzione di pubblico servizio. Scattato il foglio di via per un anno da Lecce, vi sarebbe, invece, rimasto. Con l’epilogo nella zona di via Taranto, il danneggiamento al camper e l’arresto per l’episodio nel bar.

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