Fermato per un controllo, in casa droga e una pistola con matricola abrasa
Arrestato un 35enne leccese. Fermato in piena notte dalla polizia nel quartiere Stadio, dopo aver trovato tracce di stupefacente, hanno scoperto molto altro nella successiva perquisizione
LECCE – Tutto ha avuto inizio da un controllo in strada, come tanti, di notte. In questo caso, nel quartiere Stadio di Lecce. Mancavano pochi minuti alle 2 quando gli agenti di una volante di polizia hanno deciso di fermare un giovane, a bordo di un’auto.
Subito si sono trovati al cospetto a circostanze che hanno destato più di qualche sospetto: il fatto che di fronte avessero un soggetto già noto alle forze dell’ordine, il leccese Mattia Monaco, 35enne (nel maggio scorso, una condanna per droga nell’ambito dell’operazione “Nuovi Orizzonti”), per giunta senza patente, e che addosso avesse un barattolo con dentro tracce di una sostanza che hanno presunto essere cocaina. Non solo. Con sé aveva anche 175 euro in contanti. A quel punto, il passo quasi inevitabile: una perquisizione nel suo domicilio per capire se nascondesse qualcosa di più sostanzioso.
Le intuizioni hanno assunto forma concreta una volta avuto accesso all’abitazione. Giunti in casa, infatti, e iniziata una certosina ricerca nelle varie stanze, i poliziotti, non solo hanno trovato altra cocaina, e in questo caso molto più di qualche misera traccia, ma anche qualche grammo di hashish, parecchio denaro e, dulcis in fundo, una pistola.
Per la precisione, Monaco aveva quasi 33 grammi di cocaina, poco più di 4 di hashish in tre pezzi solidi e oltre 1.600 euro in banconote di vari tagli. Tutto sequestrato, soldi inclusi, visto che possibile provento di spaccio al dettaglio di stupefacenti. Così come sotto sequestro è finito l’oggetto forse più interessante, un pistola con matricola abrasa, con caricatore e cinque cartucce calibro 6,35 (altre cinque erano avvolte un fazzoletto, in cucina). A tutto ciò, va aggiunto un dettaglio, non meno rilevante: in un comodino della camera da letto c’era una carta d’identità con le generalità di un altro soggetto e la foto di Monaco.
Mattia Monaco è stato quindi condotto negli uffici della questura e qui è stato messo al corrente dei fatti il pubblico ministero di turno, il quale ha stabilito che il 35enne dovesse essere arrestato e condotto in carcere. Le accuse: detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, possesso di arma clandestina, possesso di documento contraffatto e (ovviamente) anche guida senza patente. Il 35enne è difeso dall’avvocato Raffaele Benfatto.