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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Blitz dei finanzeri, "erba", cocaina armi e refurtiva fra abitazione e box nella zona 167/B

Un chilo e mezzo di marijuana, ma anche droga più pesante: è quanto hanno scovato nella tarda serata di ieri i militari del Goa, che hanno tratto in arresto i leccesi Andrea Greco, 23enne, e Gianluca Stella, 24enne. In casa di quest'ultimo anche pistole e munizionamento. Recuperata anche merce ricettata

LECCE – Un blitz in piena regola. E un’intera palazzina della zona 167/B di Lecce perlustrata da cima a fondo. Forse neanche gli stessi finanzieri del Nucleo di polizia tributaria, diretti dal tenente colonnello Nicola De Santis, speravano di fare una “pesca” così grossa: oltre 1 chilo e mezzo di marijuana, diversi grammi di cocaina. E poi, armi, munizioni, persino presunta refurtiva, cioè oggetti per il cui possesso non è stata fornita giustificazione e che quindi potrebbe essere rubata.

Due gli arresti eseguiti, su ordine del pubblico ministero di turno, Stefania Mininni: si tratta dei leccesi Gianluca Stella, 24enne, e Andrea Greco, di 23.

Quell’area periferica della città è da sempre sotto osservazione da parte delle forze dell’ordine, ma negli ultimi anni, in particolare, dopo una parentesi di approssimativo silenzio, è rimbalzata di prepotenza nelle cronache per una serie di inchieste che, in più fasi, hanno portato a smantellare intere organizzazioni dedite al traffico di stupefacenti. Eppure, neanche i colpi assestati ai presunti clan che fino a poche settimane addietro hanno gestito i traffici principali sembrano aver del tutto fermato il fenomeno.

DSCN1489-3L’operazione, in questo caso, è stata allestita in poche ore. Fin dal mattino, nel corso di un discreto controllo, alcuni uomini del Gruppo operativo antidroga hanno notato un più che sospetto andirivieni di individui. Entravano e uscivano da una rampa di accesso ai box condominiali, al piano seminterrato di uno stabile. Inutile dire che gli investigatori hanno subito intuito a cosa potesse essere dovuto tutto quell’interesse.

Condotto sul posto un cane antidroga, il fiuto l’ha spinto verso due box auto. Il primo era vuoto, ma nel secondo c’era circa mezzo chilo di marijuana. La sostanza era avvolta in un panno di colore verde. Da lì, il passo successivo è stato breve: bussare alle porte dei proprietari di entrambi i garage.

La perquisizione è stata quindi estesa prima in casa di Gianluca Stella. Questi si trovava già agli arresti domiciliari con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. Nell’aprile dello scorso anno, era stato bloccato con un altro giovane dai carabinieri del Nucleo radiomobile di Lecce. Avevano tentato invano di sottrarsi ai controlli, fuggendo contromano, e di disfarsi di poco più di 40 grammi fra hashish e marijuana.

foto 1-19-3Quello che i finanzieri hanno trovato questa volta, però, è andato forse ben oltre le loro aspettative: due pistole, una Beretta con matricola abrasa calibro 6,35 e una a tamburo calibro 44, munizionamento di vario calibro (59 proiettili in tutto), un pugnale con una lama da 16 centimetri, 900 grammi di marijuana, 7 di cocaina, bilancini di precisione, sostanza da taglio e quanto necessario per confezionare le dosi, oltre a 4mila euro in valuta, probabile provento dello spaccio. 

E in più c'era la già citata, possibile refurtiva: dodici computer portatili, uno scanner e sei tablet. Ragion per cui, oltre che di spaccio e possesso di armi, il 24enne risponde anche di ricettazione.

foto 2-13-7In casa di Andrea Greco (al quale corrisponde il box in cui era stato trovato poco prima il mezzo chilo di “erba”), anch’egli conosciuto alle forze dell'ordine, i militari hanno scovato altri 100 grammi di marijuana, 9 di cocaina e 3 di hashish, in parte già confezionati.

Il tutto è ovviamente finito sotto sequestro. Per entrambi si sono aperte le porte del carcere di Borgo San Nicola. Per Greco, difeso dall’avvocato Benedetto Scippa, e Stella, domani mattina è previsto l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Cinzia Vergine. 

Aspetto di particolare interesse rivestono sicuramente le armi e le munizioni, che dovranno essere analizzate per scoprire se siano state impiegate e in quali circostanze, se lo stesso Stella ne abbia fatto uso o se ne fosse soltanto custode e per conto di chi. Di sicuro, la mente di molti ritorna a vari atti intimidatori avvenuti anche piuttosto di recente in città. E' comunque prematuro dire se abbiano una qualche attinenza con alcuni di quei casi.  

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