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Cronaca

Rapine a prostituta e due aree di carburanti: uno acciuffato, l'altro ricercato

Gli investigatori della squadra mobile hanno fermato un 29enne di Avetrana per gli assalti avvenuti a Lecce, Copertino e Salice Salentino fra luglio e agosto, esplodendo in un caso anche colpi di pistola in aria, poi risultati a salve. L'uomo ai domiciliari. Resta da prendere ancora il complice, un soggetto residente nel nord Salento

LECCE – Uno è stato fermato e ora si trova ai domiciliari. Per l’altro è stata spiccata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. I due sono ritenuti autori di almeno tre rapine avvenute nel Leccese a cavallo fra luglio e agosto, una delle quali aveva suscitato particolare clamore perché consumata ai danni di una prostituta appartata con un cliente.

A finire in arresto, nella giornata di ieri, Luigi Cosma, 29enne residente ad Avetrana, centro della provincia di Taranto proprio al confine territoriale con quella di Lecce. Il presunto complice, attualmente ricercato, è invece un uomo di Veglie, con diversi precedenti già alle spalle. Ad arrivare ai due è stata la squadra mobile della questura di Lecce.

Gli investigatori della polizia hanno svolto una complessa indagine partita dalla comparazione delle dichiarazioni rese dalle vittime, che hanno permesso di delineare un primo identikit dei soggetti sui quali soffermarsi. Ulteriore passaggio è stata la visione dei filmati di videosorveglianza, laddove presenti, come nel caso di due distributori di carburanti, alla quale sono seguiti servizi di osservazioni e pedinamenti, fino a chiudere il cerchio su Cosma e l’altro uomo.

La prima rapina attribuita ai due è quella avvenuta il 10 luglio scorso a Lecce. Nel primo pomeriggio di quel giorno, infatti, due soggetti si erano avvicinati a una prostituta e a un cliente, che si trovavano in una Renault Clio in una zona alla periferia di Lecce, puntando contro di loro una pistola e facendosi consegnare dalla donna, una straniera, il borsello con un centinaio di euro, ma, soprattutto, andando via proprio con l’auto dell’uomo. Ed era la Clio il vero obiettivo: sarebbe tornata utile per la rapina successiva.

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L’autovettura, infatti, si era materializzata all’improvviso nella tarda mattinata successiva nel bar dell’area di carburanti Q8 sulla Copertino-Sant’Isidoro (riconosciuta dalla targa). Qui, minacciando la cassiera, sempre con una pistola, i due erano fuggiti con l’incasso e diversi biglietti delle lotterie istantanee, arrivando anche a esplodere alcuni colpi di pistola in aria. E, nel corso del sopralluogo effettuato poco dopo dai carabinieri, si era scoperto che l’arma era a salve, non avendo trovato bossoli e fori di proiettile.

Il terzo colpo è stato messo a segno circa un mese dopo. La sera del 9 agosto, infatti, i malviventi si erano affacciati alla stazione di servizio Re Energy, nel pieno centro abitato di Salice Salentino, aggredendo il malcapitato addetto all’erogazione del carburante, inseguito dopo un breve tentativo di fuga e rapinato del borsello con 400 euro. Nell’occasione, era stata usata però un’auto diversa, una Fiat Idea, risultata rubata qualche ora prima a Torre Lapillo, marina di Porto Cesareo. Questo perché, ovviamente, la Clio poteva ritenersi ormai “bruciata”.

Il giudice per le indagini preliminari ha dunque accolto accogliendo la richiesta della Procura, una volta acquisiti tutti gli elementi, emettendo le ordinanze: quella in carcere per l’attuale ricercato e l’altra ai domiciliari per Cosma, che è stato rintracciato grazie anche alla collaborazione della polizia di Taranto.

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