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Cronaca Via Duca degli Abruzzi

Rissa in via Duca degli Abruzzi: ferisce il contendente con una punta di trapano

Ennesimo episodio nella strada del centro storico, ormai diventata un vero e proprio caso in città che si trascina da anni. Arrestato un somalo 27enne che, in preda ai fumi dell'alcool, ha aggredito un marocchino, per poi prendere a calci le volanti e minacciare gli agenti. E' stato condotto in carcere

LECCE – Neanche l’installazione di telecamere collegate direttamente alla centrale operativa della questura sembra aver scongiurato il problema, ormai annoso, di via Duca degli Abruzzi. La strada del centro storico, peraltro molto vicina alla sede della polizia del capoluogo, è da sempre teatro di atti di vandalismo, schiamazzi, zuffe. E l’ennesima rissa risale alla notte appena trascorsa, culminata con un arresto operato dagli agenti delle volanti di polizia, seguito anche da un intervento di un’ambulanza del 118.

E questa volta forse s’è sfiorato anche il peggio, quando Abdul Abdi Salam, somalo 27enne, in Italia senza fissa dimora, dopo una lite dovuta anche ai fumi dell’alcool, ha ferito un suo coetaneo marocchino usando una punta da trapano. L’intervento della polizia è stato pressoché immediato. E forse proprio perché gli agenti si sono fiondati sul posto in pochi istanti, s’è evitato che l’aggressione generasse conseguenze ben peggiori per la vittima, considerato anche l’arma usata.

Ricostruiti i fatti, alla fine i poliziotti hanno stretto le manette ai polsi del somalo, con l’accusa di lesioni personali. Fermarlo non è stato però semplice. L’extracomunitario s’è dimenato, minacciando gli operatori delle volanti e sferrando pure calci a due pattuglie, tanto da essere ulteriormente indagato per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza e danneggiamento aggravato. Abdul Abdi Salam è quindi stato condotto in carcere.

La vicenda riapre inevitabilmente la questione su via Duca degli Abruzzi, dove gli interventi della polizia sono pressoché quotidiani e la pazienza dei residenti al limite.

Soltanto dall’inizio di quest’anno si possono citare l'intervento a carico di una sorvegliata speciale con obbligo di soggiorno, sorpresa all’esterno di casa in orario non consentito (a bere tranquillamente alcool nei pressi di un locale) e per questo arrestata e una denuncia nei confronti di un’altra donna che durante un controllo per l’ennesima lite ha minacciato gli agenti con i cocci di una bottiglia di vetro.

Negli anni precedenti, sempre qui sono state decine gli interventi per altre vicende sfociate in qualche caso nel sanguer. E di recente l’argomento è finito sul tavolo del questore Antonio Maiorano, che ne ha discusso con gli assessori Andrea Guido e Luca Pasqualini, proprio per organizzare un piano di prevenzione adeguato.

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