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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Avvocati, l'astensione continua. Ma l'Oua apre alle proposte del ministro Orlando

La giunta dell’Organismo unitario, dopo le aperture del ministero di Giustizia, ha deciso di convocare un’assemblea straordinaria a Roma, di revocare in parte l’astensione prevista dal 17 al 22, limitandola al 20 e 21 marzo. La decisione ha trovato l’opposizione dell’avvocato Bonsegna

LECCE – Aule deserte, corridoi vuoti e un silenzio assordante. Il mondo dell’avvocatura salentina continua a incrociare le braccia, con l’astensione dei legali dalle udienze e da ogni attività giudiziaria. Ad essere garantiti sono solo i processi che riguardano detenuti (a meno che non siano gli stessi a voler aderire all’astensione).

Anche oggi i corridoi del tribunale erano pressoché deserti. Nelle aule sguarnite di toghe e imputati i giudici hanno proceduto al rinvio dei processi. Pochissime le udienze che si sono tenute, tutte le altre sono state rinviate anche a distanza di alcuni mesi.

Tanti i temi al centro della protesta: dal costo della giustizia, aumentato di oltre il 50 per cento con oneri a carico dei cittadini elevatissimi, alla redistribuzione delle sedi giudiziarie e la soppressione di molte di esse (che ha portato, secondo l’avvocatura, i tempi e i costi delle esecuzioni nei confronti dei debitori ad allungarsi a dismisura).

In particolare, si contesta l’aumento delle spese giudiziarie, con la marca da corrispondersi al momento dell’iscrizione della causa a ruolo, passata da 8 a 27 euro dallo scorso primo gennaio. Così facendo si finirebbe per scoraggiare l’accesso alla tutela giudiziaria da parte dei cittadini.

Per avviare un’azione civile, infatti, è necessario sobbarcarsi le spese di notifica dell’atto, contributo unificato (importo minimo 37 euro per cause di valore fino a 1.100 euro), marca da bollo da 27 euro e, quando è prevista dalla legge, mediazione obbligatoria, oltre il pagamento di altre eventuali marche per la richiesta e ritiro di sentenze, ordinanze e decreti ingiuntivi e dell’ imposta per la registrazione degli stessi. Nel settore penale inoltre lo Stato minaccia di elevare fino a 10mila euro la sanzione pecuniaria in caso d’inammissibilità̀ del ricorso. L’astensione prosegue dunque a oltranza fino alla prossima assemblea fissata per il 24 marzo, mentre proseguono gli incontri con i rappresentanti della magistratura.

Nel frattempo la giunta dell’Organismo unitario dell’avvocatura ha deciso, alla luce delle aperture del ministro di Giustizia, Andrea Orlando, nonostante l’impossibilità (per mancanza di numero legale) di convocare un’assemblea straordinaria a Roma, di revocare parzialmente l’astensione prevista dal 17 al 22, limitandola al 20 e 21 marzo. Rimangono lo stato di agitazione e le altre proteste già proclamate.

Una decisione che ha trovato l’opposizione dell’avvocato Giuseppe Bonsegna, che si è dimesso da componente della segreteria. Bonsegna continua comunque a vestire la carica di delegato leccese dell’Oua, ma non farà più parte della segreteria: “Contesto nel metodo, non nel merito, la decisione adottata dal presidente e dalla giunta, poiché assunta senza la convocazione dell’assemblea”.

Proprio l'irrazionale revisione della geografia giudiziaria, l'incostituzionale e fallimentare mediaconciliazione obbligatoria, la delegificazione dell'ordinamento forense, l'abolizione della tariffe e l'appello cassatorio sono state negli ultimi mesi le battaglie su cui l’Oua si è impegnato in prima linea, anche attraverso l’opera e la fervente attività dell’avvocato Giuseppe Bonsegna, rappresentante distrettuale dell’Oua. 

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