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Cronaca Via Ludovico Ariosto

Ruba auto e prova a sfondare self-service: colpo fallito e intercettato con Gps

Non n'è riuscita una, a un 26enne di Veglie. Con una Toyota Carina appena rubata nel suo paese ha provato ad abbattere la colonnina del self-service della Q8 di Novoli, senza riuscirvi. Con l'auto sfasciata è poi andato a Lecce, dov'è però stato fermato dai carabinieri in via Ludovico Ariosto

LECCE – Ha rubato una Toyota Carina a Veglie e l’ha indirizzata a tavoletta contro la colonnina di un self-service a Novoli. L’unico effetto? Distruggere cofano e parabrezza. La colonnina, infatti, ha resistito stoicamente. Poi, nella fuga, s’è imbattuto nei carabinieri, dentro Lecce. Lo stavano seguendo grazie al Gps. Fermato, nel veicolo, dulcis in fundo, sono state scovate due statue rubate a un’altra famiglia.

Non gliene è andata davvero bene una. Valentino Cadavero, 26enne originario di Cosenza, residente a Veglie, s’è ritrovato in carcere dopo essere stato bloccato dai militari del Norm di Lecce. La sua notte brava, una catastrofe dietro l’altra.

La storia ha avuto inizio a Veglie, dunque, con la “sparizione” della Carina ed è proseguita a Novoli. Con quell’auto, Cadavero ha tentato lo sfondamento della colonna self-service del distributore Q8 sulla provinciale per il capoluogo, lanciandosi a forte velocità.

Fallito il colpo, s’è diretto verso Lecce, con le lamiere accartocciata e una vista ragnatela sul parabrezza. E meno male che aveva allacciato le cinture, o ne sarebbe uscito con la testa fracassata.

Il 26enne, però, è stato intercettato all’altezza della farmacia di via Ludovico Ariosto. Deve aver notato una pattuglia dei militari di passaggio e a quel punto, invece di fuggire, alimentando sospetti, ha probabilmente studiato una mossa su due piedi: posteggiare e avviarsi a piedi verso l’attività, suonando al citofono dei clienti notturni.

CADAVERO VALENTINO-2Non aveva però fatto i conti con il già citato sistema Gps, che aveva di fatto portato i militari dritti da lui. Il vistoso elemento degli urti nella parte superiore, ha poi permesso di scoprire anche il tentativo di furto a Novoli. E questo è avvenuto estendendo gli accertamenti in tutta la provincia; alla fine, con la collaborazione dei militari della stazione del nord Salento, che nel frattempo avevano visionato le immagini del circuito di video-sorveglianza del distributore, si è arrivati ad accertare che l’auto era stata rubata proprio con quel fine.

Messo al corrente il magistrato di turno, Massimiliano Carducci, si è deciso di arrestare il giovane, conducendolo nel penitenziario di Borgo San Nicola per il reato continuato di furto aggravato e tentato furto aggravato, con un’ulteriore imputazione per ricettazione di due statue di donna e bambino rinvenute sul sedile posteriore.

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