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Cronaca

Badante alleggeriva casa di anziani di soldi e ori, rubate persino le fedi nuziali

La donna, leccese, è stata denunciata. Fra i primi ad accorgersi degli ammanchi sono stati altri due badanti, una cingalese e un albanese. I figli di una coppia di ottuagenari hanno escogitato un trappola quando sono addirittura sparite le fedi nuziali. Incastrata per banconote fotografate

LECCE – C’erano una cingalese, un albanese e un’italiana…

Potrebbe essere una variante dell’incipit classico di molte barzellette in cui l’italiano fa il suo bel figurone e gli stranieri di turno (solitamente il francese e l’inglese, per la verità) quella dei polli.

E invece, questa è cronaca, dove non governano i luoghi comuni, e la figuraccia l’ha rimediata proprio la connazionale (anzi, concittadina) F.S. che, ruba oggi, arraffa domani, si stava facendo un bel gruzzolo alle spalle di una coppia di anziani di 85 e 86 anni leccesi, con gravi problemi di salute e bisognosi di cure continue. Persone non in grado di comprendere appieno quanto stesse accadendo intorno.

Proprio per questo, razziare stava diventando una vera e propria ossessione, che però ha portato F.S. ad essere scoperta. Il troppo stroppia, si sa.   

Ma cosa c’entrano la donna cingalese e l’uomo albanese? Semplice. Anche loro, esattamente come la leccese, sono badanti, che a turno si occupano della coppia di anziani, bisognosa di sostegno pressoché costante. E tanto onesti sono risultati i due stranieri, che peraltro sono stati tra i primi ad accorgersi di ammanchi in casa, quanto sleale la terza, che, un passo alla volta, stava facendo sparire denaro e oggetti in oro, arrivando persino a impossessarsi delle fedi nuziali. Insomma, senza misura e contegno.  

Così, sono stati messi al corrente i due figli degli ottuagenari (un uomo e una donna), che hanno deciso di fare chiarezza una volta per tutte, arrivando a chiamare la volante di polizia nel momento in cui hanno avuto la prova provata sul conto della già sospettata autrice dei furti.

La donna dello Sri Lanka e l’uomo albanese lavorano per conto della famiglia già da diverso tempo. Sono quindi diventate persone di fiducia. La leccese, invece, ingaggiata più di recente, ha subito catapultato su di sé le attenzioni perché, in effetti, i primi soldi sono iniziati “magicamente” a sparire dai cassetti dal momento suo arrivo. Prima di allora, mai nessun problema. E sottrazioni in casa sono state notate talvolta proprio dagli altri badanti, subito dopo che se n’era andata lei.

Il guaio è stato soprattutto quando da borse e cassetti, invece che banconote, hanno iniziato a sparire ben più preziosi oggetti in oro, tra cui le fedi nuziali dell’anziana coppia. All’interno vi erano incisi i loro nomi e la data di matrimonio. Ma c’è di più. Mentre la fede della donna era custodita all’interno di un cassettino della sua stanza da letto, quella dell’anziano marito era addirittura indossata al dito.  

Il furto delle fedi è stato un gesto così sfrontato, che i due figli della coppia hanno deciso di controllare nei luoghi dov’erano custoditi altri oggetti d’oro. Il classico cofanetto delle gioie perennemente chiuso. Immaginare lo sgomento quando si sono accorti che mancavano il cinturino d’oro di un orologio, un portachiavi per auto d’oro e una medaglia, sempre d’oro, di forma circolare, sulla quale vi era incisa una dedica. Oggetti non solo di valore economico, ma anche e soprattutto affettivo. I ricordi di una vita.

E allora, ecco la pensata. I due fratelli hanno fotografato con il telefono cellulare alcune banconote e le hanno messe in una borsa solitamente appoggiata su un tavolo dell’ingresso. Sempre con il telefono cellulare, utilizzando l’applicazione Facetime, hanno letteralmente monitorato la borsa, riprendendola con una videochiamata, e usando contemporaneamente altri telefoni cellulari.

In particolare, mentre il telefono della sorella inquadrava la sua borsa, il telefono del fratello controllava le immagini, dall’interno della stanza da letto del padre. Dopo alcuni minuti, ecco comparire F.S. che, avvicinatasi, l’ha aperta, prelevando il denaro. Non sorridere, perché non sei su scherzi a parte: la donna, a un certo punto, s’è vista piombare due agenti di polizia delle volanti, chiamati appositamente per una verifica.

E accertato come avesse intascato i soldi (il numero di serie fotografato non lascia dubbi di sorta), l’hanno messa alle strette. E’ così che ha confessato anche gli altri furti. Fratello e sorella hanno quindi sporto formalmente denuncia in questura. La donna è indagata a piede libero.  

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