rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Cavallino

Saracinesche abbassate al bar di Leclerc, diciotto lavoratori rischiano il posto

Domani l’ufficiale giudiziario procederà con il pignoramento dei beni di due società (Pizza Smile e Coffee Smile) che si occupano della ristorazione e del bar. A monte un contenzioso legale tra ditte precedenti. Usb: “Non si possono mandare sul lastrico le famiglie”

CAVALLINO – Saracinesche abbassate e striscioni appesi: così si presenta, da ieri, una delle aree adibite alla ristorazione del centro commerciale di Cavallino, Leclerc Conad. I dipendenti delle due società che si occupano della ristorazione (Pizza Smile) e del servizio bar e colazione (Coffee Smile) hanno scelto la strada dell’occupazione al fine di salvare il proprio posto di lavoro: prima del licenziamento collettivo mancano una manciata di ore.

E’ atteso per domani mattina, infatti, l’arrivo dell’ufficiale giudiziario incaricato di asportare il grosso dei beni mobili che è rimasto all’interno dei due esercizi commerciali: frigo, banco per le vivande, forno, tutto l’essenziale per cucinare verrà inesorabilmente pignorato per effetto di una disposizione del giudice del foro di Lecce.

A monte di questo provvedimento vi è un contenzioso legale su presunti crediti per l’acquisto della licenza che riguarda le due società che gestivano, precedentemente, la ristorazione. Ma le nuove ditte che hanno sottoscritto con la galleria due contratti di affitto nell’ottobre 2011 e sono amministrate da Fabrizio Cofaro, si dichiarano estranee ai fatti. Non  a caso Cofaro ha già presentato ricorso contro l’operazione di pignoramento ma, in attesa dell’udienza fissata per il prossimo 28 maggio, le procedure non si sono fermate.

A rimetterci il posto di lavoro ora potrebbero essere tutti e 18 i dipendenti, per i quali sono pronte le lettere di licenziamento, e il titolare dell’impresa che, dopo aver riacquistato una parte delle attrezzature necessarie a tirare avanti, non ha la disponibilità economica per proseguire oltre. E questa mattina era seduto ad un tavolino del suo bar, insieme ai dipendenti, arrovellandosi per cercare una soluzione che eviti il collasso.

Metalmeccanici _ Polizia _ Leclerc 038-2“Pur di continuare a lavorare abbiamo chiesto la vendita in loco, per evitare l’asporto di beni come frigoriferi industriali e cucine, ma il creditore pur di farci pressioni per farci intervenire nel pagamento del debito di altri, e farci assumere un obbligo che non ci compete, non ha accettato tale proposta e ci sta spogliando di ogni cosa”, commenta Cofaro.

Se l’occupazione nei locali del centro commerciale dovesse ostacolare le operazioni di prelievo dei beni, i dipendenti potrebbero andare incontro persino ad una denuncia penale. Un rischio enorme, che gli è stato fatto presente dalle forze dell’ordine. “Queste persone hanno diritto a manifestare pacificamente il proprio disagio e a lottare per mantenere il proprio impiego – ha spiegato Salvatore Caricato, segretario di Usb, il sindacato che rappresenta la vertenza -. In ballo c’è il futuro di 18 famiglie”.

Il referente sindacale puntualizza che la lotta sindacale, intrapresa da ieri sera, non ha nel mirino il tribunale di Lecce: “Non ce la possiamo certo prendere con le procedure legali. La nostra richiesta è che il giudice, nelle sue disposizioni, tenga conto della necessità di non mandare a casa tutte queste persone”.  

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Saracinesche abbassate al bar di Leclerc, diciotto lavoratori rischiano il posto

LeccePrima è in caricamento