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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Dai reati fiscali all'emergenza Covid: la guardia di finanza stila il bilancio

In occasione del 246° anniversario, i numeri delle "fiamme gialle" salentine sulle attività svolte, con 9.813 interventi e 1.282 indagini delegate

LECCE – Anche se l’istituzione vera e propria è del 1862, nel Regno d’Italia, le origini sono più antiche e si fanno risalire al 1° ottobre del 1774, nel Regno di Sardegna. È la guardia di finanza, che festeggia oggi l’anniversario della sua fondazione, ricorrenza che fin dal 1965 si fa cadere al 21 giugno, cioè all’inizio della seconda battaglia del Piave, combattuta nel corso della Grande Guerra (giugno 1918). Dunque, da quel primo embrione sono trascorsi ben 246 anni e oggi la guardia di finanza è uno dei corpi più avanzati tecnologicamente del mondo e attivo su più fronti, a partire dalla lotta alla criminalità organizzata.  

In occasione dell’anniversario, il comando provinciale di Lecce ha diramato il bilancio delle attività nel corso del 2019, anno in cui sono stati effettuati 9.813 interventi operativi e 1.282 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale. Sono stati inseriti fra i dati anche altri, più recenti e di stringente attualità, riguardanti i mesi dell’anno caratterizzati dall’emergenza Covid-19.  

Evasione fiscale e frodi

Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più diffusi in Italia su cui si concentra l’attenzione del Corpo. In provincia di Lecce sono stati scoperti 220 reati fiscali, con 168 indagati, di cui tre in arresto. Il tutto, per un valore di beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e Iva di oltre 11 milioni di euro. 

Di questi, otto sono stati i casi di evasione fiscale internazionale rilevati, riconducibili principalmente a episodi di estero-vestizioni della residenza fiscale e illecita detenzione di capitali all’estero. Sono invece 174 gli evasori totali individuati.  Nel computo dei sequestri, anche oltre 30mila chilogrammi di prodotti energetici.  Nel settore del gioco illegale, invece, sono state riscontrate 19 violazioni e concluse tre indagini di polizia giudiziaria.  

Tutela della spesa pubblica

Nel settore del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica sono stati 1.087 gli interventi, 133 le deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la magistratura ordinaria e 37 le deleghe svolte con la Corte dei conti. Tra i fenomeni nuovi, vista la recente introduzione, le indebite percezioni del reddito di cittadinanza, per le quali sono stati denunciati in dodici.

Nell’ambito della spesa previdenziale e sanitaria, i reparti hanno portato a termine, in totale, 40 interventi, segnalando all’autorità giudiziaria 16 persone. Scoperte, a livello provinciale, indebite percezioni e richieste di contributi nel settore della politica agricola comune e della politica comune della pesca per oltre 1 milioni di euro. Sono stati segnalati alla magistratura contabile 112 soggetti per danni erariali.

Criminalità economico-finanziaria

Fra i compiti principali della guardia di finanza vi è il contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria. Un’attività di particolare rilevanza, considerando la necessità di tutelare la sicurezza del “sistema Paese” anche nella delicata fase post emergenziale dovuta al Covid-19.

Nel 2019, su questo fronte, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 142 soggetti. Nel contempo, si è proceduto ad un sistematico ricorso alle misure di prevenzione alternative, individuate dal codice antimafia nell’amministrazione e nel controllo giudiziario di aziende infiltrate o condizionate dalla criminalità organizzata, per un loro recupero.

In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 14 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’autorità giudiziaria di 32 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio (una delle quali in arresto). 

Sul fronte della prevenzione, i reparti dipendenti del comando provinciale hanno proceduto all’analisi di 148 segnalazioni di operazioni sospette.  Nel settore della tutela del mercato dei beni e dei servizi i reparti operativi hanno effettuato oltre 345 interventi e dato esecuzione a più di 67 deleghe dell’autorità giudiziaria, sottoponendo a sequestro oltre 4 milioni di prodotti industriali contraffatti.

Territorio e contrasti ai traffici in mare

Nel contrasto ai fenomeni illeciti che interessano le coste meridionali, il comando provinciale di Lecce ha posto particolare attenzione al settore del basso Adriatico e dell’alto Ionio, dove prosegue, anche se in misura ridotta rispetto al passato, il fenomeno del traffico di stupefacenti via mare attraverso l’uso di potenti gommoni oceanici e di motoscafi, in grado di trasportare velocemente ingenti quantitativi di droga. Nell’ambito del contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti i reparti dipendenti hanno sequestrato oltre 1 tonnellate di droga e arrestato 56 narcotrafficanti. Sul fronte dell’immigrazione irregolare, invece, nel 2019, la guardia di finanza ha arrestato 13 responsabili.

Emergenza da Covid-19

A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il comando provinciale di Lecce ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la pubblica amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al codice degli appalti.

Sono circa 1.400 i controlli svolti dalle “fiamme gialle” salentine a partire dallo scorso mese di marzo per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia: 63 persone denunciate, a vario titolo, per violazioni commesse nel periodo dell’emergenza.

Circa il contrasto all’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico della provincia, nei primi cinque mesi del 2020 sono stati svolti accertamenti patrimoniali nei confronti di cinque soggetti. I provvedimenti di sequestro operati in applicazione della normativa antimafia hanno raggiunto una quota di oltre 7 milioni di euro.

La crisi sanitaria connessa sempre al Covid-19 ha poi condotto i finanzieri ad attività mirate a tutela dei consumatori, come la commercializzazione illecita di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e condotte ingannevoli e truffaldine.

Nei primi mesi del 2020, nel settore della contraffazione sono stati denunciati 21  soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione, constatate sanzioni amministrative in un caso e sottoposti a sequestro oltre 16 mila mascherine e dispositivi di protezione individuale e 27 mila confezioni di igienizzanti (venduti come disinfettanti).

Sono state sviluppate, poi, attività a contrasto di pratiche anticoncorrenziali e di manovre speculative commesse approfittando dell’aumento della richiesta di taluni beni, per vigilare sulla dinamica di formazione dei prezzi, con indagini finalizzate a risalire sistematicamente la filiera commerciale, fino alle strutture e ai soggetti del processo produttivo-distributivo dai quali hanno tratto origine le speculazioni. 

In tale ambito, è stato segnalato all’autorità giudiziaria un soggetto per il reato di manovre speculative su merci e sono stati sequestrato circa 2.000 beni, alcuni dei quali commercializzati al pubblico con ricarichi sino al 410 per cento rispetto al prezzo di acquisto. Nel complesso, durante l’emergenza epidemiologia, la guardia di finanza, unitamente alle altre forze di polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento del contagio, attraverso l’impiego giornaliero di circa 50 militari.

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