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Processo su smaltimento ceneri Enel: tutti assolti in abbreviato

La sentenza del gup del Tribunale di Lecce sul caso del presunto impiego di ceneri della centrale Enel di Cerano per realizzare cemento. Nel settembre 2017 l'indagine, ribattezzata Araba Fenice, sfociò in un provvedimento di sequestro disposto dal gip, su richiesta della Procura di Lecce, a carico della centrale termoelettrica e di alcuni impianti della Cementir spa

BRINDISI - Presunto impiego di ceneri della centrale Enel di Brindisi per realizzare cemento: il gup del Tribunale di Lecce, Sergio Tosi, ha assolto i 18 imputati, così come le due società coinvolte nel processo: Enel e Cementir (oggi Cemitaly Spa), quest'ultima difesa dall'avvocato Mario Guagliani.

La sentenza è stata emessa nel pomeriggio di oggi, venerdì 7 ottobre 2022, presso il Tribunale di Lecce. Tutto nacque nel settembre 2017. L'indagine, ribattezzata "Araba Fenice", sfociò in un provvedimento di sequestro disposto dal gip, su richiesta della Procura di Lecce, a carico della centrale termoelettrica Enel di Brindisi-Cerano e di alcuni impianti della Cementir Spa. Per Enel produzione fu disposto inoltre un sequestro di liquidità pari a oltre mezzo miliardo di euro. Nell'agosto 2018 tale somma di denaro fu dissequestrata, sulla base di una perizia effettuata da consulenti nominati dal gip secondo i quali gli scarti non erano pericolosi, né tanto meno costituivano rifiuti smaltiti in violazione delle disposizioni di legge e potevano essere impiegati nella produzione di cemento. 

L'udienza preliminare del 22 ottobre 2021 si concluse con il rinvio a giudizio di 18 persone, oltre alle società Enel e Cementir (oggi Cemitaly Spa) per illecito amministrativo. Ma era da rifare. Il giudice del Tribunale di Brindisi, Tea Verderosa, nel corso della prima udienza dibattimentale svoltasi giovedì 26 maggio 2022 aveva accolto l'eccezione di nullità per vizio di forma sollevata dalle difese. Questo perché "una parte dell'udienza preliminare si è svolta senza la necessaria presenza delle parti con conseguente nullità assoluta ai sensi degli articoli 178 lett c e 179, ritualmente eccepita dalle parti". Dopo la restituzione degli atti al gup del Tribunale di Lecce per competenza territoriale, arriva la sentenza di assoluzione emessa oggi. Enel Produzione è difesa dallo studio Severino di Roma. Nel collegio difensivo vi sono anche gli avvocati Davide De Giuseppe e Tommaso Marrazza.

Gli imputati assolti: Carlo Aiello (58enne di Brindisi); Antonino Ascione (56enne di Portici); Fausto Bassi (51enne di Pistoia); Francesco Bertoli (43enne di Calcinate); Leonardo Caminiti (45enne di Genova); Mario Cilibero (76enne di Crotone); Fabio De Filippo (45enne di Vico Equense); Paolo Graziani (50enne di Roma); Leonardo Laudicina (82enne di Spoleto); Vincenzo Lisi (52enne di Brindisi); Giovanni Mancini (57enne di Savona); Fabio Marcenaro (55enne di Genova); Giuseppe Molina (54enne di Novara); Paolo Pallotti (59enne di Jesi); Luciano Mirko Pistillo (63enne di Rovigo); Mauro Ranalli (61enne di Roma); Giuseppe Troiani (63enne di Rieti); Enrico Viale (65enne di Mondovì).

A stretto giro di posta, Enel ha diramato una nota: "La società accoglie positivamente la decisione del Tribunale di Lecce che oggi ha assolto con formula piena 'perché il fatto non sussiste' i manager e i dipendenti di Enel Produzione e la stessa azienda, alla luce delle evidenze agli atti delle indagini e, in particolare, degli esiti della perizia svolta in sede di incidente probatorio. Lo stesso pubblico ministero, alla scorsa udienza, aveva richiesto la piena assoluzione di tutti gli imputati e della società. L'esito del processo conferma lo scrupoloso rispetto della normativa ambientale e delle migliori prassi europee ed internazionali e pone così fine ad una vicenda che sinora aveva ingiustamente coinvolto per cinque lunghi anni vari manager e dipendenti dell'azienda, acclarando la piena correttezza del loro operato e di quello della società Enel Produzione nella gestione della centrale di Brindisi, struttura vitale per il sistema energetico del Paese".

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