L'Arma compie 200 anni: encomi e celebrazioni all'insegna della sobrietà
A Lecce come altrove, oggi s'è tenuta la manifestazione che ha raccolto i carabinieri nelle loro caserme. Secondo i dati, diminuite nel Salento nell'ultimo anno le rapine del 12 per cento. Fra i premiati, spiccano i militari di San Pietro in Lama coinvolti in un conflitto a fuoco con rapinatori
LECCE – Oggi a Lecce, come nelle altre province, i carabinieri di ogni ordine e grado, in servizio e in congedo, si sono raccolti nelle caserme per celebrare in maniera tanto sobria, quanto solenne, i 200 anni della fondazione dell’Arma, ricordando i caduti e premiando chi s’è distinto nelle attività di ogni giorno.
Il colonnello Nicodemo Macrì, comandante provinciale di Lecce (il grado esatto è: colonnello titolato scuole forze di polizia), rivolgendo un saluto agli uomini schierati, ha sottolineato che “ogni espressione della professione del carabiniere deve coniugarsi nella vicinanza ai cittadini, consapevoli di essere per essi un privilegiato riferimento nella ricerca del simbolo di uno Stato solidale e prossimo”.
La celebrazione è stata anche il momento per un consuntivo nelle attività di prevenzione e repressione reati. Dal 1° giugno del 2013 all’8 giugno di quest’anno, i carabinieri salentini hanno garantito 69mila servizi di controllo del territorio, denunciato 4mila 300 individui, arrestandone altre 627. Stando ai dati in loro possesso, si sarebbe verificato un calo dei reati in generale del 3 per cento rispetto al periodo precedente. Le rapine, in particolare, sarebbero diminuite del 12 per cento.
Sul piano del contrasto alla criminalità locale, comune e organizzata, i militari hanno anche menzionato alcuni dei fatti di maggior rilievo: l’arresto da parte del Nucleo investigativo dei presunti autori dell’omicidio dell’imprenditore Massimo Bianco, personaggio noto alle cronache per i suoi trascorsi, avvenuto a Martano il 27 giugno del 2013; il fermo per l’omicidio del bodyguard Gianfranco Zuccaro, consumato a San Cesario di Lecce il 7 luglio del 2013, con indagini sempre del Nucleo investigativo.
Ancora: l’operazione “Perseo” su traffico di droga nel nord Salento, fra Salice Salentino Guagnano e Novoli, con dodici arresti eseguiti dalla compagnia di Campi Salentina, e la rapina con conflitto a fuoco avvenuta a Lequile nel febbraio scorso, con due militari coinvolti e indagini del Nucleo investigativo concluse con quattro arresti. L’assalto aveva riguardato un’agenzia assicurativa e sul posto erano intervenuti immediatamente i carabinieri della stazione di San Pietro in Lama, che avevano risposto al fuoco, ferendo anche uno dei malviventi.
Da ricordare, ovviamente, l’arresto di ventuno soggetti per associazione per delinquere di stampo mafioso (sodalizio dedito a traffico di stupefacenti, estorsione, rapina e altro), nell’area di Vernole, Melendugno e Merine di Lizzanello. E’ il frutto dell'operazione “Alta marea” del Ros e del comando provinciale di Lecce, confluita nel più ampio fascicolo dell’inchiesta ribattezzata “Network” e che s’è conclusa nel febbraio scorso.
Rilevante anche l’operazione “Aequanius”, che a marzo ha condotto a sette arresti per associazione per delinquere finalizzata all’usura. Per due dei sette indagati è stata contestata anche l’aggravante dell’associazione mafiosa. Anche questa, un’indagine del Nucleo investigativo.
Al termine della manifestazione, sono state conferite le ricompense per l’attività di servizio a diversi carabinieri.
Medaglia d’Oro al valor civile per l’appuntato scelto Stefano Stifanelli, della compagnia di Tricase, protagonista di un atto eroico compiuto a Quindici, in provincia di Avellino, quando nel 1998, a seguito di un’alluvione che devastò le province di Napoli, Salerno e Avellino, riuscì a trarre in salvo tre donne destinate da sotto il fango e le macerie della loro abitazione.
Medaglia d’oro al valore dell’Arma dei carabinieri per gli appuntati Donato Rubichi e Salvatore Enzo Scorrano, effettivi alla stazione dei carabinieri di San Pietro in Lama, protagonisti del già citato conflitto a fuoco di Lequile del 6 febbraio scorso. Sono stati premiati a Roma, alla presenza del Capo dello Stato (guarda il video).
Encomio solenne del comandante generale dell’Arma per l’appuntato scelto Benedetto Presicce, della stazione di Galatone, che nel gennaio del 2013 è riuscito a trarre in salvo un uomo rimasto intrappolato da un incendio in casa sua.
Encomio solenne anche per l’appuntato scelto Daniele Pace, della stazione di San Cesario di Lecce che nel novembre del 2010, quand’era in provincia di Reggio Calabria, raggiunse e salvò da morte certa una donna che si stava lanciando da un viadotto.
Insigniti di encomio semplice del Comando legione carabinieri Puglia, il luogtenente Antonio Saponaro e il maresciallo aiutante sostituto ufficiale di pubblica sicurezza Cosimo Giudice, della compagnia di Campi Salentina, per l’arresto di quattro persone responsabili di tentato omicidio, rapina e sequestro di persona di un pastore.
Encomio semplice anche per il tenente Rolando Gusti, il maresciallo aiutante sostituto ufficiale di pubblica sicurezza Adriano Leo, il maresciallo capo Manlio Montinaro e l’appuntato Antonio Ciullo, effettivi alla compagnia di Maglie, per l’arresto di quattordici persone responsabili di rapine e traffico di stupefacenti.
Encomio semplice nuovamente per il tenente Rolando Giusti, il maresciallo capo Manlio Montinaro e l’appuntato Antonio Ciullo, per altri nove arresti, riguardanti un’associazione per delinquere finalizzata ai furti di rame.
Encomio semplice per il maresciallo aiutante sostituto ufficiale di pubblica sicurezza Vito De Giorgi della compagnia di Gallipoli, per l’arresto di cinque persone responsabili di traffico di stupefacenti (fatti avvenuti a Bari dal 2011 al 2013).
Encomio semplice per il maresciallo aiutante sostituto ufficiale di pubblica sicurezza Massimiliano Petrachi, effettivo alla compagnia di Lecce, per aver soccorso e salvato un uomo rimasto intrappolato dal crollo del solaio della propria abitazione, nonostante il pericolo di nuovi cedimenti (fatto verificatosi a Taranto nel 2012).
Encomio semplice per il vice brigadiere Sandro Cataldi, del Nucleo investigativo di Lecce, per l’arresto di diciassette persone responsabili di traffico di stupefacenti (fatti riguardanti un periodo a Brindisi, dal 2011 al 2013).
Insigniti di elogio scritto, infine, gli appuntati Andrea Saponaro e Antonio Musco, della stazione dei carabinieri di Porto Cesareo per l’arresto di un pericoloso malvivente per detenzione di sostanza stupefacente, datosi alla fuga durante un controllo.
Le celebrazioni nelle province si sono svolte a margine del tradizionale appuntamento di piazza di Siena, a Roma, che s’è tenuto il 5 giugno. Canonicamente la ricorrenza si celebra in questa data per coincidenza con l’attribuzione della prima medaglia d’oro al valor militare alla bandiera di guerra dell’Arma, avvenuta il 5 giugno del 1920, a testimonianza dell’eroica partecipazione alla Prima guerra mondiale.
Correva invece il 13 luglio del 1814 quando a Torino il re Sabaudo Vittorio Emanuele 1° istituiva il Corpo dei carabinieri reali, che divenne Arma con legge 30 settembre del 1873.
Da allora i carabinieri vivono un particolare e stretto legame con il territorio, forti di una presenza capillare, dovuta a 4mila e 604 stazioni e 55 tenenze, cuore dell’organizzazione e tra i simboli più antichi e amati d’Italia. La Benemerita, originariamente inquadrata nell’Esercito italiano, il 31 marzo del 2000 è stata elevata al rango di autonoma forza armata. La quarta in ordine di costituzione.