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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

"Io accoltellata". Prima la drammatica telefonata, poi le ricerche. Ma senza esito

Dopo la chiamata al "Vito Fazzi" di Lecce, carabinieri con elicottero e drone fra Erchie e Avetrana. E non si esclude l'ipotesi di uno scherzo di pessimo gusto

ERCHIE - Prima il drone, poi l'elicottero dei carabinieri che ha sorvolato ettari ed ettari di campagne, una zona che comprende tre province: Brindisi, Lecce e Taranto. Controlli sui tabulati, tutte le forze di polizia della Puglia allertate. Non è stato lasciato nulla al caso, dopo la telefonata al numero del triage del pronto soccorso dell'ospedale "Vito Fazzi". A Lecce, chi ha risposto alla chiamata ha sentito una donna in difficoltà, che diceva di essere stata accoltellata dal marito. Poi l'uomo ha preso la cornetta e ha parlato per quaranta minuti, dicendo di essersi ferito anche lui. Ma fino ad ora le ricerche hanno dato esito negativo. Proseguiranno domani. I carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana sono impegnati da questa notte (venerdì 7 maggio). Proprio per non lasciare nulla al caso, come detto. In questo momento tutte le ipotesi sull'accaduto, su cosa sia successo, restano in piedi. Compresa quella di uno scherzo, molto pesante, partito con una telefonata.

La telefonata

Da mezz'ora è passata l'una di notte all'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce. Squilla il telefono del triage del pronto soccorso. Dall'altro lato del filo c'è una donna. Dice di avere 19 anni. E, soprattutto, dice di essere stata accoltellata dal marito. Con un tono concitato, fornisce le proprie generalità. Altro aspetto importante in questa vicenda: dice di trovarsi nelle campagne tra Erchie e Avetrana, nei pressi di una stazione ferroviaria abbandonata. La conversazione tra la donna e il personale sanitario viene interrotta bruscamente. Un uomo prende la cornetta e comincia a parlare. Dice di essere il marito della donna, dà nome, cognome ed età (30 anni). Dice di essersi ferito con un coltello, sviene. La coppia spiega di aver lasciato nella zona indicata una Lancia Ypsilon con le quattro frecce lampeggianti. Poi si sentono delle urla, quindi la telefonata si interrompe. È durata una quarantina di minuti. Da questo momento in poi, partono le ricerche.

Le ricerche

Ci sono dei punti fermi: i nomi forniti, l'autovettura e la zona - seppur approssimativa - segnalata. C'è nel Brindisino un uomo che ha lo stesso nome di quello indicato nella telefonata. Ma lui non c'entra niente con questa vicenda, i carabinieri lo appurano subito, durante la notte. Sul luogo indicato nessuna presenza della Lancia Ypsilon. Ci sarebbe la telefonata, sarebbe possibile risalire all'utenza, ma non è così semplice. Il telefono che ha ricevuto la chiamata non ha display. E poi, giallo nel giallo, mistero nel mistero, sul tabulato dell'utenza ospedaliera pare non ci sia traccia di questa chiamata. Le ricerche proseguono con la luce, un drone sorvola le campagne pugliesi, nei pressi dell'ex stazione ferroviaria di Avetrana, situata in agro di Erchie. Poi, nel pomeriggio tocca a un elicottero. Ma le ricerche non sembrano portare a nulla, nonostante l'impegno dei carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana e di tutto il comando provinciale. E poi in questa storia ci sono delle incongruenze.

Le incongruenze

Alcuni tasselli di questo puzzle - ancora incompleto - sembrano non combaciare con altri. Innanzitutto: perché chiamare il numero del triage del pronto soccorso? E poi: da dove è partita questa chiamata? Da una scheda prepagata? Sorvolando sui nomi forniti, non esattamente tipici di questo angolo della Puglia, c'è il fattore "spazio" e il fattore "tempo". Il drone e l'elicottero dei carabinieri hanno sorvolato una vasta area a cavallo di tre province: quelle di Brindisi, di Taranto e di Lecce. Ma della Lancia Ypsilon, nessuna traccia. Sono state battute stradine e mulattiere di campagna, in una zona in cui gli agricoltori si recano al lavoro. E in questo lasso nessuna scomparsa è stata denunciata nel Brindisino. Non c'è traccia della donna che ha chiamato, nessuno si sarebbe accorto di questa assenza vista la risonanza della notizia? I carabinieri continuano a tenere conto della telefonata e, come impone il dovere, proseguono nelle ricerche. Ma gli investigatori tengono presente tutte le ipotesi, compresa quella di uno scherzo, di un procurato allarme.

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