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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Criminalità, denunce in lieve aumento. E a Lecce crescono truffe e frodi

Nella classifica de "Il Sole 24ore" la fotografia di un'Italia vittima della crisi. Ma la consapevolezza dei cittadini contribuisce all'inversione di rotta. Lecce, pur con un aumento minimo della pressione delittuosa, si colloca nel range negativo delle provincie italiane

LECCE– Sono quasi 3milioni i reati denunciati nel corso del 2013, il 2,6% in più dell’anno precedente. E per quanto l’analisi de “Il Sole 24ore”, sulla base dei dati resi disponibili dal Ministero degli (affari) Interni, differiscano sensibilmente da regione a regione e, tra esse, anche da una provincia all’altra, si deve riscontrare il trend positivo che lascia ben sperare per il prossimo futuro.

Nella classifica che vede 106 provincie italiane contendersi il podio della vivibilità, invero si tratta del numero dei reati denunciati, troviamo nei primi dieci posti Teramo con un eccellente -9,17%, a seguire Sondrio con -8,83%, Macerata (-8%) Modena (-7,94%) Ascoli Piceno (-7,55%), Verbania (-6,73%), Imperia (-6,15%), Benevento (-5,38%), Alessandria (-4,79%) e Vibo Valentia (-4,74%).

La città di Lecce, pur con un aumento minimo della pressione delittuosa, ovvero il dato ottenuto calcolando il volume dei reati denunciati in rapporto alla popolazione residente, si colloca nel range negativo delle provincie italiane, e slitta al 78esimo posto con meno di mezzo punto percentuale rispetto al 2012. Se si considera, invece, il numero dei reati totali la città capoluogo vede un aumento del 5,9% sull’anno precedente, con 29,144 reati e 3,610 denunce.

Balzano all’occhio alcuni fattori.

Anzitutto, come fanno notare anche dal Ministero, aumentano, sì, i reati specifici relativi a truffe e frodi informatiche, ma si deve tener presente tanto il particolare momento recessivo che acuisce la sensazione di malessere della collettività, ergo la morsa della piccola delinquenza, quanto la diffusione sempre più capillare delle apparecchiature tecnologiche che consentono alle persone di collegarsi a internet, e quindi di cadere vittime di reati informatici. D’altro canto l’aumento delle denunce di tali crimini compensa il primo dato e denota un aumento della consapevolezza da parte dei cittadini. In quest’ambito a Lecce sono stati segnalati 235 reati (il 27,7% in più dello scorso anno).

Tornando al dato nazionale l’evidenza appare in contrasto con la percezione comune, e forse anche a causa dell’effetto di risonanza dovuto ai media. Per darne un’idea basti pensare che mentre aumentano notevolmente frodi, estorsioni e rapine, rispettivamente del 20,4 del 6,3 e 2,6percento, calano gli omicidi volontari fin quasi del 5%. E mentre gli scippi sembrano lasciare il posto al più comodo borseggio che aumenta dell’11,8% (con il 17,6% di denunce), i furti di autovetture sono addirittura in calo del 2,9% segnando un aumento delle persone denunciate per questo reato (6,3%). Se caliamo questi dati nella realtà leccese vediamo come in città le cose vadano molto meglio. Così, sempre rispetto alle 106 posizioni considerate, mentre ad Asti spetta il primato per i furti in casa con 921 episodi, Lecce si piazza al 61esimo con i suoi 356; Per i borseggi primeggia Rimini con 947 quando a Lecce se ne contano 41; e se Napoli e Milano conquistano il triste primato delle rapine, rispettivamente 359 e 155, Lecce con le sue 36 si porta a casa un posto a metà della classifica ma registrando un calo del 9%.

Riassumendo: sono in crescita le denunce complessive che sul suolo nazionale giungono a contare ben 980mila casi. Asti e Pavia sono le province più colpite per ciò che concerne i furti in appartamento; a Napoli va il record e la frequenza delle rapine realizzate per la strada; a Catania si rubano più vetture, anche se la media nazionale è in netto calo e gli omicidi si mantengono pressoché invariati se dal computo di 868 vittime si escludono le 366 dei naufragi a Lampedusa, che rientrano in questa casistica, portando dunque il totale a 502.   

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