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Cronaca

Carburanti, giro di vite della finanza: 19 violazioni su 34 distributori controllati

Le verifiche a distributori di tutto il territorio provinciale hanno riguardato il possesso delle autorizzazioni, la corretta pubblicità dei prezzi e l'avvenuta comunicazione periodica al ministero dello Sviluppo economico. Sanzioni per quasi 20mila euro

LECCE – La guerra scatenata in Ucraina dai russi è stata la base di tutto ed è andata insidiarsi su un tessuto sociale già sotto choc e con le tasche più vuote, dopo oltre due anni di pandemia. Il rialzo dei prezzi, che alla fine di febbraio ha portato i conducenti di mezzi pesanti a incrociare le braccia e gli automobilisti, colti dal panico, ad assediare i distributori di carburanti anche in provincia di Lecce, formando interminabili code, una delle conseguenze.

Anche alla luce del recente taglio di 25 centesimi sulle accise disposto dal governo per porre un argine alla crescita smisurata del prezzo dei carburanti, è sorta la necessità di intensificare sempre di più i controlli presso le aree di servizio che erogano benzina, diesel e metano. E il Comando provinciale della guardia di finanza di Lecce presenta oggi il conto delle verifiche fin qui effettuate ai distributori stradali, volti a tutelare la libera concorrenza del mercato.

Ebbene, su trentaquattro controlli, sono state diciannove le violazioni riscontrate, che vanno però suddivise in due tipologie: quelle per non aver comunicato i prezzi (la maggior parte) e quelle per non averli esposti in modo visibile. I controlli sono stati effettuati su tutto il territorio della provincia di Lecce e si sono incentrati, fra l’altro, sulla verifica del possesso delle autorizzazioni per la distribuzione di carburanti per autotrazione.

Andando con ordine, sono state quattordici le violazioni constatate in capo a distributori stradali per aver omesso la comunicazione periodica al ministero dello Sviluppo economico dei prezzi praticati per ogni tipo di carburante commercializzato. E sono state spiccate sanzioni amministrative per oltre 14 mila euro. Sono stati, invece, cinque i gestori di stazioni di servizio sanzionati in materia di “pubblicità”, vale a dire per la mancata esposizione, in modo visibile dalla carreggiata stradale, dei prezzi praticati al consumo, con sanzioni, in questo caso, per oltre 5 mila euro. E sicuramente, le verifiche andranno avanti ancora per lungo tempo.

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