rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Stadio / Via Salesiani

Crolla il solaio nella residenza universitaria, l’ira degli studenti

Intervento dei vigili del fuoco nel rione Salesiani di Lecce. Chiesto sopralluogo del tecnico comunale. Link e Udu puntano il dito e pretendono maggiore attenzione. "Molti i segnali di allarme"

LECCE – Progetti e grandi idee, sognando il futuro, a volte cozzano con la realtà dell’attuale. Proprio ieri la Regione Puglia, tramite l’assessore all’Istruzione Sebastiano Leo, ha comunicato la conclusione del primo di cinque concorsi nell’ambito del progetto ribattezzato “Puglia regione universitaria”, riguardante il restyling dell’ex caserma “Cimarrusti”, nel cuore del centro storico di Lecce: lì sorgerà una nuova residenza per studenti universitari.

E non solo. Risale sempre a ieri un altro annuncio: è pronto pure il report con il percorso realizzato in occasione di “FuoriSede – Workshop di progettazione partecipata per l’abitare temporaneo dei cittadini universitari”, in cui si raccontano i tre giorni di lavoro e approfondimenti, organizzati dal 28 al 30 settembre scorso, per ripensare il profilo della residenza “Ennio De Giorgi” di Lecce.

E siccome la sorte ha sempre un suo lato ironico, oggi, a distanza di poche ore, proprio in quella residenza del rione Salesiani, si è verificato un crollo. Nel pomeriggio, infatti, è venuto giù il solaio della Palazzina A. Il punto in cui si è verificato il cedimento era stato dichiarato inagibile da diverso tempo. L’accesso, dunque, era stato limitato e questo ha sicuramente consentito di evitare che qualcuno si ferisse. Resta il fatto che non sia mati stato effettuato un intervento strutturale per risolvere la situazione. Sul posto si sono recati i vigili del fuoco di Lecce, che hanno richiesto anche l’intervento del tecnico comunale per le verifiche sulla stabilità.

“La situazione precaria delle residenze  e di questa in particolare è già nota all’ente regionale per il diritto allo studio, che infatti aveva predisposto misure sommarie quali l’interdizione dello spazio e la dichiarazione di inagibilità. Senza però, in seguito, agire prontamente per prevenire episodi come questo, che mettono a rischio la salute e l’integrità fisica degli studenti e delle studentesse”. A parlare è Gabriele Grasso, consigliere di amministrazione Adisu Puglia per la sede di Lecce ed esecutivo regionale della Rete della conoscenza Puglia. Che aggiunge: “Non basta impedire l’accesso alle aree a rischio, serve mettere in sicurezza le residenze con interventi strutturali che mancano invece da moltissimo tempo”. 

Fa eco Laura Perrone, coordinatrice di Link Lecce.  “Nel territorio leccese – ricorda – si sta mettendo in campo un grosso investimento, soprattutto di immagine, sul tema della residenzialità studentesca: anche solo aprendo i giornali ci si può imbattere in dichiarazioni di ogni genere su nuovi spazi, nuove residenze e nuovi posti alloggio. Alle prospettive di investimento futuro però – prosegue - non si può associare un disinteresse per le strutture già esistenti: questo si è invece verificato, come possiamo appurare dalle immagini che riceviamo dalla residenza di via dei Salesiani e dalle numerose altre segnalazioni che riceviamo dagli studenti e dalle studentesse sullo stato delle strutture e dei servizi nel resto dei collegi della città”.

Il crollo del solaio

Margherita Coccioli, anche lei di Link Lecce, aggiunge: “Il crollo di oggi ci riporta indietro di anni rispetto alla narrazione che la Regione ha messo in campo sul diritto allo studio e la residenzialità universitaria: non si può parlare di Puglia regione universitaria se poi nelle residenze, abitate quotidianamente dalla popolazione studentesca, le condizioni di vita sono spesso critiche, e se poi si arriva a veri e propri crolli che mostrano difetti strutturali e incuria. Bisogna assolutamente individuare delle soluzioni che mettano gli studenti e le studentesse nelle condizioni di accedere a servizi di qualità, a partire dagli spazi che vivono ogni giorno. Occorre prendere atto – conclude – che ancora oggi è possibile assistere a situazioni di vero e proprio degrado, a cui si deve rispondere non solo con interventi spot ma con interventi strutturali di riqualificazione”.

Molto critica è anche la posizione di Udu Lecce, i cui rappresentati non si ritengono per nulla stupiti da quanto avvenuto. “Molti sono stati i segnali di allarme e le criticità da noi portate all’attenzione dell’ente di competenza – scrivono in un comunicato - , il quale non ha mai predisposto alcun tipo di intervento tempestivo e strutturale”.

“Quanto successo questo pomeriggio non può lasciarci indifferenti, la sicurezza degli studenti e delle studentesse deve essere una priorità. È inaccettabile che prima di poter vedere l’intervento di Adisu Puglia sia necessario attendere che la situazione degeneri al punto tale da mettere a rischio la vita degli studenti e delle studentesse che abitano le sue strutture”, aggiungono i rappresentanti di Udu.

E il problema sembra più esteso, perché, ricordano, “anche la residenza sita in via Lombardia, così come molti altri edifici, presenta una condizione disastrosa in merito alla sicurezza dello stabile”. E dunque: “Riteniamo sia inaccettabile dover sperare nella sicurezza delle strutture universitarie, soprattutto quelle teoricamente ristrutturate di recente”.

“In questi giorni – proseguono - l’ente regionale per il diritto allo studio universitario vanta la prossima apertura di nuove residenze e l’ampliamento dei posti alloggio destinati agli studenti,non possiamo che manifestare le nostre perplessità, ancora una volta, riguardo la gestione che l’ente avrà in merito. Ci chiediamo, quindi, se gli investimenti di Adisu Puglia possano ritenersi sufficienti e se, oltre alla caccia ai fondi disponibili con il Pnrr, si intenda investire nella messa in sicurezza degli stabili e nella loro ristrutturazione”.

Video | I danni nella Palazzina A

“In una città che continua a volersi definire universitaria non possiamo accettare che la residenzialità abbia una connotazione incerta e una gestione della sicurezza degli stabili al limite dell’indecente. Sulla comunità studentesca è comprensibilmente calato il panico nel momento in cui a crollare è stato non soltanto il solaio di un edificio, bensì anche un importante diritto che sta venendo negato. Altre zone della struttura in questione presentano crepe all’interno delle mura portanti, come già più volte segnalato anche da chi vi risiede, ci chiediamo se questo tipo di cedimento strutturale possa colpire altre parti della residenza. È necessario che vi siano dei tecnici sul luogo colpito che possano comprendere quali sono gli attuali livelli di sicurezza della struttura”, proseguono dall’Udu.

La loro conclusione: “Siamo stanchi di un consiglio di amministrazione che non si interessa realmente di quelle che sono le problematiche degli studenti che vivono all’interno delle residenze e che beneficiano dei servizi per il diritto allo studio, sedere all’interno del Cda Adisu comporta delle responsabilità, tra cui  essere  presenti nei luoghi frequentati dai beneficiari e nelle residenze universitarie. Siamo stanchi di vedere le nostre segnalazioni continuamente ignorate da chi rappresenta la provincia leccese all’interno del consiglio di amministrazione dell’ente”.

“La sicurezza delle strutture – è la conclusione - deve essere la prima prerogativa dell’ente, continueremo a pretendere che tutte e tutti vedano rispettati i propri diritti e che chi di competenza si occupi di adottare delle misure strutturali per la risoluzione del problema, e metta in sicurezza anche tutte le altre strutture che ne necessitano”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Crolla il solaio nella residenza universitaria, l’ira degli studenti

LeccePrima è in caricamento